Due sforamenti dei valori degli impianti di depurazione di San Mango sul Calore e Nusco F2.
Dopo la segnalazione dell’Arpac alla Procura, l’Asi, ente proprietario degli impianti di depurazione, e il Cgs, la partecipata specializzata nella depurazione ed in altri servizi alle aziende, rischiano una sanzione pecuniaria.
Le rilevazioni – riscontrate nel corso di una visita ispettiva dell’Arpac – riguardano il parametro dell’alluminio presso l’impianto di depurazione di San Mango sul Calore e dell’azoto totale presso l’impianto di Nusco F2. Gli sforamenti, entrambi minimi, riguardano parametri che non hanno una rilevanza penale e non hanno alcuna incidenza ambientale perché sono rientrati nella norma a distanza di poche ore e non sono stati oggetto di ulteriori sforamenti.
Il Comitato direttivo dell’Asi ha richiesto al Cgs il trasferimento della somma di 30mila euro da accantonare per provvedere al pagamento di un’eventuale sanzione pecuniaria a causa degli sforamenti registrati che potrebbero provocare la condanna ad una sanzione pecuniaria tra i 5mila ed i 25mila euro per ciascuno sforamento.