Marco Imbimbo – Una proposta di mozione di sfiducia che non convince il gruppo “Forza Italia”, almeno per le modalità con cui è stata resa nota. Il capogruppo Ines Funcillo attacca sia i 9 consiglieri firmatari, sia l’attendismo del Partito Democratico.
“Parliamo, innanzitutto, di una proposta che non è stata portata all’attenzione della conferenza dei capigruppo perché non era calendarizzabile così come era”, sottolinea Fruncillo al termine dell’incontro con i capigruppo di ieri mattina.
I primi a finire sul banco degli imputati sono i consiglieri del Partito Democratico, suddivisi tra il gruppo omonimo e “Davvero”. “Il Pd, pur di capitalizzare l’elezione di qualche consigliere provinciale in più, resiste fino al 31 ottobre per poi trovare una motivazione politica alla sfiducia che potrebbe tranquillamente fornire oggi”, denuncia Fruncillo rimarcando come, i famosi 45 giorni di tempo concessi dal Pd al sindaco Ciampi, non servano ad approvare le famose tre questioni urgenti per la città (Bilancio, Pics e Piano di Zona), ma per partecipare alle elezioni provinciali di fine ottobre.
Anche i nove consiglieri firmatari della proposta, però, finisco al centro delle accuse del capogruppo di “Forza Italia”. “Chi oggi propone la mozione di sfiducia lo fa perché consapevole che non sarà mai messa ai voti, quindi una sorta di spot elettorale”.
Il suo gruppo, invece, ha deciso di tenersi fuori da questa querelle: “Noi di Forza Italia vogliamo porre l’attenzione su problematiche serie della città – spiega Fruncillo – non crediamo che sia fuori luogo risolvere, finchè siamo in quest’Aula, i problemi per i quali gli avellinesi ci hanno votati”.