Settimana ricca di buona musica al Cimarosa

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Una settimana ricca di occasioni per incontrare la buona musica al Cimarosa, che inizia martedì 15 alle 19,30 con il secondo concerto della mini rassegna “Caleidoscopio musicale” dal titolo “Immagini vocali e Musica simmetrica di un percorso ben delineato”, curato da Maria Pia Cellerino ed eseguito dagli allievi delle classi: di pianoforte dei maestri Cellerino, Grimaldi, La Pegna e Ondato; di flauto dei maestri R.Maggio, Rella e Lombardi e di chitarra del maestro Matarazzo. Ancora venerdì 18 ottobre alle 19,00 con “Omaggio a Boccherini” proseguirà la rassegna “Autunno in musica-I concerti di Ottobre” inaugurata con successo il 4 ottobre scorso con il Recital pianistico di Antonio Di Palma. “I quintetti di Boccherini, che andremo a presentare – spiega il chitarrista Lucio Matarazzo – rappresentano una delle poche composizioni musicali veramente importanti in campo chitarristico. Qui la chitarra non è solista ma, in ambito concertante, ricopre una posizione di tutto rispetto, senza rimanere nell’ombra”. Un boccone imperdibile per gli amanti dello strumento. A questo c’è da aggiungere che i Quintetti di Boccherini hanno riscosso molto successo anche in ambito discografico. “Si tratta di una vera e propria spezia” commenta Stefano Magliaro. Il maestro eseguirà il concerto utilizzando una chitarra “Luis Panormo” originale costruita nel 1840 “che – ci spiega ancora Magliaro – “ha delle sonorità davvero interessanti, proprie del tempo in cui queste pagine furono composte”. L’appuntamento vedrà esibirsi sul palco dell’Auditorium del Cimarosa alle chitarre: Stefano Magliaro, che eseguirà il Quintetto in Mi magg. (G446); Gianluigi Giglio con il Quintetto in Sol magg. (G450); Aligi Alibrandi con il Quintetto in Mi min. (G451) e Lucio Matarazzo con il Quintetto in Re magg. (G448-Fandango). Ai violini avremo Mario Dell’Angelo e Antonio Salerno; alla viola Simone Basso; al violoncello Danilo Squitieri. “La possibilità di lavorare intorno a progetti come questo, pensati e realizzati per essere presentati al pubblico avellinese, con il preciso intento di costruire una simbiosi armonica tra il territorio e la produzione artistica del Conservatorio – afferma il maestro Matarazzo – nasce dalla visione ad ampio spettro sia territoriale che temporale del direttore Carmine Santaniello, che ha a cuore la sua città e l’istituto per il quale si è sempre impegnato con passione. Ciò è di sprone, per tutti noi che esercitiamo in queste mura il piacere quotidiano di insegnare la musica, a pensare e realizzare occasioni di incontro con i cittadini, ma anche con i giovani che vivono di musica”.

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