Serino – I membri del gruppo “Terra e Libertà” di Serino attaccano l’amministrazione comunale sulla questione PUC (Piano Urbanistico Comunale di Serino), un percorso di pianificazione lungo 18 anni.
“Quando abbiamo preso ad interessarci del PUC, ormai mesi fa, siamo stati additati variamente come coloro che volevano affossare l’iter di “santificazione” procedurale del redigendo strumento urbanistico. Eppure abbiamo provato in tutti i modi a condurre l’amministrazione comunale ad una riflessione comune. Tuttavia non è stato mai possibile trovare un ambito di confronto entro il quale analizzare i diversi punti di vista. Di fatto, i rappresentanti istituzionali si sono sempre sottratti al confronto in qualsiasi sede ed, in aggiunta, quando si è trattato di analizzare l’osservazione da noi prodotta si sono limitati ad una risposta confusa trattata nottetempo. Come si può evincere dal documento che abbiamo sottoposto al consiglio comunale (consultabile sul sito www.terraeliberta.org nella sezione “Osservazione PUC”) sollevammo in quella sede alcune eccezioni di merito circa la formulazione del Piano Urbanistico. In particolare facevamo rilevare che lo strumento così come era stato concepito era assimilabile ad un gigantesco piano di fabbricazione che poco si sposava con le esigenze ambientali del nostro comune. Sottolineammo la totale carenza nel PUC di coesione tra le necessità ambientali, lo sviluppo rurale e quello urbano, e come la carenza di attenzione verso gli studi ambientali e le problematiche ad esso collegate determinassero un ulteriore profanazione del nostro territorio. Dopo aver sentito parlare per mesi di ratificazione imminente da parte degli organismi di controllo, di entrata in vigore quasi certa e dopo che la scorsa campagna elettorale è stata alimentata da allettanti promesse edilizie, ecco che la sia la Regione Campania, che l’Autorità di Bacino Liri-Garigliano-Volturno sollevano una serie di eccezioni significative che interrompono l’iter di approvazione dello strumento. La cosa curiosa è che le questioni sollevate dagli organismi di controllo sono del tutto simili a quelle da noi indicate nel tempo e contenute nell’osservazione. Essere stati buoni profeti non rappresenta per noi motivo di soddisfazione, anzi tutt’altro! Ci rammarica il fatto di non aver potuto contribuire alla dialettica (del resto inesistente) prevista istituzionalmente intorno alla stesura del Piano. Soprattutto ci rattrista la debolezza della progettualità proposta, cosa che di fatto, anche quando il piano sarà definitivamente varato, priva il nostro comune di un adeguato strumento di crescita. In tempi non sospetti abbiamo manifestato la volontà di voler ritornare sulla questione PUC in maniera da poter rendere la cittadinanza partecipe in maniera critica delle sue determinazioni. Speriamo che, a questo punto, l’amministrazione si renda disponibile al confronto. Un tale confronto è oggi quanto mai necessario se si vuole dare conto al paese, in maniera chiara, di quanto è in divenire circa l’approvazione del Piano Urbanistico”.