Serino – Presunta incompatibilità del sindaco: chiesto il consiglio

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Serino -Nell’ultima seduta del consiglio comunale di Serino, il sindaco ha risposto all’interrogazione scritta presentata il 28 luglio dai due consiglieri del PD, Vincenzo Ianniello e Federico Rocco, circa la sua presunta condizione di incompatibilità causata dal doppio incarico di sindaco e presidente del consiglio di amministrazione della banca di credito cooperativo di Serino, titolare del servizio di tesoreria comunale. La risposta all’interrogazione resa dal primo cittadino ha lasciato insoddisfatti i consiglieri interroganti che, unitamente agli altri due colleghi di minoranza presenti alla seduta, Rocco Manzo e Vito Pelosi, hanno formalmente contestato al sindaco la condizione di incompatibilità, ai sensi dell’art. 69, c. 1, del testo unico. In sostanza, a dire degli “interroganti”, il sindaco di Serino si troverebbe nella condizione di “vigilante” e “vigilato” individuata dal testo unico degli enti locali quale causa di incompatibilità che, se non rimossa, comporta la decadenza dalla carica di sindaco. Questa mattina i quattro firmatari della contestazione unitamente all’altro consigliere di minoranza Antonio Pellecchia, hanno depositato al protocollo del comune ed inoltrato al Prefetto la richiesta di convocazione del consiglio comunale con all’ordine del giorno un solo punto: – contestazione della condizione di incompatibilità di cui all’art. 63 – comma 1, n° 1 e 2 – del D. Lgs. 18 agosto 2000 n° 267, al sindaco di Serino, Gaetano De Feo, ai sensi dell’art. 69, comma 1, del d. Lgs. 18/08/00 n° 267. A questo punto il presidente del consiglio, Massimo Luciano, ha l’obbligo di convocare il consiglio che dovrà tenersi entro e non oltre 20 giorni da oggi, come previsto dal c. 2 dell’art. 39 e dal c. 1 dell’art. 43 del testo unico.

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