Serino – “Questione metanodotto: una partita da giocare sul piano politico, non legale”. Ad affermarlo è il rappresentante dell’Associazione Pro-Natura di Avellino, Antonio Ziccardi. Dopo l’esito negativo del Tar relativamente al ricorso presentato da Tommaso Tedeschi, presidente del Comitato di azione popolare, sembra averla spuntata il progetto della Snam che, tramite la ditta Energy Plus di Napoli, dovrebbe mettere in atto il metanodotto. La struttura, che demarcherà per undici chilometri il territorio serinese e per quattordici quello di Giffoni Vallepiana, andrà ad alimentare la centrale termoelettrica nell’area industriale di Salerno. La notizia non è stata per nulla accolta positivamente dalle 254 aziende agricole produttrici di castagne sparse nell’area, in quanto subirebbero l’esproprio per il passaggio del metanodotto nella Valle del Sabato. “Il metanodotto tra l’altro passerà per il Parco dei Monti Picentini – ricorda Ziccardi – lasciando certamente un segno indelebile nel paesaggio della riserva regionale destinata a diventare Parco Nazionale”. E in proposito, due anni fa, si cercò di far rientrare il Parco sotto la competenza dell’ Unesco proprio per impedire il passaggio del gasdotto tra i castagneti del serinese. “Il territorio non può essere violentato da una striscia lunga undici chilometri – conclude Ziccardi –. Non solo. Si parla anche del passaggio di un elettrodotto nella valle del Sabato che determinerà un doppio scempio sul territorio”. (di Dante Grimaldi)
Redazione Irpinia
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