Serino – Di seguito la nota a cura del sindaco di Serino Gaetano De Feo e dei consiglieri Donato Di Zenzo e Nicola Lucano in risposta alla nota del Comitato Pro Serino. “Rompiamo anche noi il silenzio stampa – si legge – Punto primo: si avvicina il 16 luglio e, come da rito, si dà il via alla caccia al nuovo Comitato Festa Maria SS. del Carmelo 2014-2015. I ragazzi, entusiasti all’idea del ritorno di una figura giovane in Parrocchia, rimettendosi a cospetto di essa dopo anni, propongono una lista composta da ben cinquanta coetanei (ognuno appartenente ad una delle famiglie della frazione e non), con tante idee innovative, non solo concernenti la festa, ma anche la vita parrocchiale; sì da ridare a S. Biagio, tornando a molti anni addietro, quel brioso ritratto che solo la lieta gioventù avrebbe potuto riportare nelle strade. Lo stesso parroco sembrava APPARENTEMENTE EUFORICO all’idea, dopo aver tenuto una riunione durata circa 2 ore con i cinquanta giovani, discutendo sul da farsi. Sottolineiamo APPARENTEMENTE, dato che i fatti hanno dimostrato altro. Manovrato come un burattino da qualche burattinaio, nomina durante la rituale celebrazione della Messa in onore della prima citata Maria SS. del Carmelo, un nuovo comitato sbucato fuori dal nulla, tanto da far pensare ai ragazzi di aver tramato contro di loro. Alla richiesta di questi di spiegazioni, il caro Don Gianluca sostiene di non aver intrattenuto con questi alcuna riunione e di non aver mai parlato di festa. Sarebbe questo il giusto esempio di nuova guida spirituale? “… DIN DON DAN e corriamo tutti là, blandi giovani lottatori per ridare a S. Biagio il giusto onore. Eravamo cinquantadue, ne son rimasti neanche due.” PUNTO SECONDO: I giovani e non giovani di S. Biagio si affrettano per gli ultimi preparativi della “II Festa della Birra”, adornando lo “chalet” così rinominato dal nuovo parroco (CENTRO CARITAS) e, riparando “IN ECONOMIA”, termine ostile a quest’ultimo, ma familiarissimo ai biagiani che sanno sempre come fare rimboccandosi le maniche, i danni apportati da esterni alla struttura, struttura ci teniamo a precisarlo, appartenente alla Parrocchia. “L’architetto delle strade dell’amore e della concordia”, così definito, DISAPPROVA DECISAMENTE il gesto con toni piuttosto accesi. PUNTO TERZO: Il bello si ha durante la Novena della Madonna quando, dopo la diatriba avvenuta, durante la celebrazione della Messa, il parroco nega lo scambio della pace e, cosa ancor più grave, nega la Comunione, nonostante la presenza di numerosi anziani, il che malauguratamente avrebbe potuto significare l’abiura dell’ultima Comunione: E’ STATO UN PRETE CORAGGIOSO, su questo siamo d’accordo con voi. • SETTEMBRE 2014: Date le “orecchie da mercante” da parte delle istituzioni religiose, a cui il Sindaco si è rivolto ripetutamente affinchè riportassero l’armonia in una Parrocchia “fiore all’occhiello” di Serino, giungono in soccorso i buon samaritani. Il “Super Comitato Pro Serino” accorre per mettere in salvo la comunità di S. Biagio. Settembre? I benefattori se ne ricordano sempre tardi? Pensano che accavallando le gambe su una sedia i problemi si risolvano da soli? O, ancor peggio, che calunniando chi con tanto zelo si dedica a tempo pieno a fare il cittadino onesto, non il politico, non l’Assessore, non il Sindaco, ma il cittadino con la “C” maiuscola, riescano ad ottenere qualcosa di vigoroso? Ricordiamo una passata amministrazione di alcuni dei membri del comitato, anche in quel caso se ne sono ricordati solo dopo esser scesi dalla poltrona e dopo aver fatto i loro comodi dei problemi serinesi (VEDI LICENZE EDILIZIE; VEDI DIVIETO DI SOSTA A DISCAPITO DI UN DISABILE). Ed hanno il coraggio di venirci a fare la morale accusandoci di arroganza. Facciamo risuonare allora il nostro “voluminoso e pleonastico” eco, basandoci sui fatti: siamo stati arroganti quando, con “i soliti noti” e con il buon Don Carmine Cirino, ci siamo impegnati a sottoscrivere un contratto di 20.000,00 euro per dotare la Parrocchia di un impianto di riscaldamento a nostre spese; la stessa arroganza assunta quando con il Sindaco abbiamo messo a disposizione le nostre indennità di carica, lui per alcune iniziative e il sottoscritto per la Parrocchia, non ultimo il restauro del “Pulpito” opera del Pennini del 1700 per euro 7500,00. Pochi giorni fa la NOSTRA SERINO è stata colpita da un’alluvione, causando non pochi danni, ma con gli “STRAQQUALI” (stivali), c’erano il sottoscritto Donato Di Zenzo e Nicola Lucano, a fare i cittadini e non i politici, rimboccandosi le maniche… anche in questo caso abbiamo peccato di arroganza aiutando a tirare fuori dalle case dei nostri compaesani fango e altro. Ma, se non erro, Serino vanta di un’associazione il cui punto cardine sono proprio i problemi ambientali… ah, ma è la stessa di cui alcuni componenti gettano medicina sul patrimonio di Serino? E, allora mi chiedo, sarà uno scudo quello dell’associazione? Ma, tornando a noi, avete con quell’articolo solo fomentato astio, ma a che pro? Stiamo tornando alla nascita della FAZIONI intrecciando politica e religione. Come accadeva all’epoca di Dante abbiamo: i GUELFI BIANCHI (BIAGIANI), i GUELFI NERI (RIVOTTOLESI) e BONIFACIO VIII (Don Gianluca). Ma la miccia che ha fatto scatenare tutto ciò qual è stata? Sarà stato il temere una mia possibile nuova candidatura ? Il che avrebbe comportato un altro groppone da buttare giù insieme a quello delle passate elezioni? Non temete, rincuoratevi e, soprattutto, rilassatevi… come ho già detto prima, io non sono un politico, del politico porto con me solo lo stress; e non mi serve una “poltrona”, ho sempre offerto il mio aiuto a chiunque pur non stando seduto da nessuna parte. A differenza del politico, io non ho mai visto quella sedia come un traguardo, bensì come un “cavallo di battaglia”, condotto da un semplice, umile e onesto cittadino. E della religione? Della religione porto con me la fede. La fede tramandatami dai miei genitori e dai miei nonni, la stessa a cui mi sono aggrappato quando la vita è stata ingiusta con me. E’ facile innalzarsi su un piedistallo e gridare contro chi è sotto, ma ricordate che la ruota gira; e, ricordate che, è pur vero che L’UOMO E’ UN ANIMALE POLITICO, ma “… DALL’ALTO DEI CIELI TORNERA’ SULLA TERRA PER GIUDICARE I VIVI E I MORTI” e lì state certi, non scapperà nessuno. Parlate di troppa arroganza, poca omertà e troppo poco rispetto, sostenendo che un’istituzione religiosa vada rispettata più di un Sindaco o di un Assessore, ma da quando in qua il rispetto va “a gradini”?; provenendo da una famiglia umile, la mia educazione verte sul “RISPETTA TUTTI E, SOPRATTUTTO, ALLO STESSO MODO”. Un uomo molto vicino alla nostra terra, il grande Totò diceva: “Signori si nasce e io, modestamente, lo nacqui”, conclude la nota.
Redazione Irpinia
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