I Carabinieri di Avellino hanno tratto in arresto un 53enne di Frattamaggiore responsabile di aver tenuto segregate in casa a Serino le due figlie di trentuno e trentacinque anni con gravi disagi psichici. Le indagini hanno portato alla luce particolari agghiaccianti in quanto dalle testimonianze e dagli accertamenti svolti, l’uomo costringeva a vivere le donne in un’abitazione ove le condizioni igieniche erano disumane e degradanti per la dignità umana. Non mancavano in esito a quanto riscontrato anche le violenze ed i maltrattamenti, che, sempre da quanto emerso, sembravano essere iniziati fin da prima della morte della moglie. Le indagine erano iniziate il 31 maggio scorso, quando i carabinieri avevano fatto irruzione nell’abitazione ed avevano rinvenuto all’interno della camera da letto rinchiuse le due donne, parzialmente svestite e probabilmente private anche della possibilità di usufruire di un servizio igienico. In quell’occasione l’uomo, unico convivente delle due donne, con alle spalle un’altra denuncia per analoghi episodi di inosservanza degli obblighi di assistenza nei confronti delle figlie, alla vista dei carabinieri aveva tentato di trattenere fuori dall’abitazione i militari ma il cattivo odore che sprigionavano i residui di cibo e gli escrementi umani sparsi per l’abitazione lo avevano tradito. Era stato quindi arrestato in flagranza e successivamente scarcerato dal Tribunale del Riesame. L’uomo è nel carcere di Avellino e dovrà rispondere di sequestro di persona, abbandono di incapaci e maltrattamenti in famiglia.
Redazione Irpinia
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