Serie B – Avellino ko a Grosseto: 3 a 2 il finale per i maremmani

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Grosseto – Avellino = 3-2
Grosseto: 16 Polito, 4 Valeri, 5 Freddi, 8 Lazzari (dal 66’Capone), 9 Sansovini (dal 64’ Pellicori), 10 Consonni (dal 74’ Gessa), 11 Pichlmann, 18 Cordova, 21 Abruzzese, 25 Porchia, 33 Mora
A disp.: 12 Caparco, 6 Stendardo, 19 Garofalo, 39 Maah
All.: Rossi

Avellino: 1 Gragnaniello, 6 Doudou, 8 Dettori, 13 Cosenza, 15 Mesbah, 19 De Zerbi, 22 Venitucci (dal 66’ De Martino), 26 Vaskò (dal 36’ Ciotola), 27 Koman (dal 46’ Aubameyang), 77 Pecorari, 99 Sforzini
A disp.: 25 Padelli, 14 Pepe, 24 Pacilli, 30 N’Ze
All.: Campilongo
Arbitro: sign. Tozzi di Ostia Lido
Reti:27’ Sansovini (Gro), 31’ Pichlmann (Gro), 35’ Freddi (Gro), 75’ Sforzini (Ave), 81’ Sforzini (Ave)
Angoli: 4 a 3 per il Grosseto
Ammoniti: al 24’ Valeri, al 71’ Cosenza, all’84’ De Martino, al 92’ Doudou
Note: serata fresca, terreno in buone condizioni, spettatori 3000 circa, di cui almeno un centinaio provenienti da Avellino.

Dopo tre bei pareggi ottenuti in terra toscana (Pisa, Empoli e Livorno), l’Avellino non riesce a ripetersi e incappa in una sconfitta pesantissima nel risultato, nel gioco, nel morale e soprattutto per la classifica. I lupi sono adesso infatti ultimi a ben otto punti dalla quint’ultima posizione. Primo tempo inguardabile, seconda frazione di gioco meno incolore per demerito di un Grosseto che ha tirato troppo presto i remi in barca.

Mister Campilongo criticato per alcune scelte fatte nelle ultime tre apparizioni dei lupi decide di schierare il solito Avellino: Gragnaniello tra i pali, difesa a quattro con da destra verso sinistra Doudou, Pecorari, Vaskò, Cosenza; a centrocampo Dettori e Venitucci in fase di interzione supportati sugli esterni da Mesbah e Koman. In attacco solita coppia formata da De Zerbi libero di giostrare alle spalle di Sforzini. In casa Grosseto la vera novità è l’esordio in panchina del tecnico Ezio Rossi, subentrato all’esonerato Elio Gustinetti, che schiera il suo Grosseto, reduce da due sconfitte consecutive (Sassuolo prima e Parma poi) con un semplice 4-4-2 con Polito a difesa dei pali, difesa in linea a quattro composta da Freddi, Porchia, Abruzzese e Mora; centrocampo a rombo con Cordova e Lazzari sugli esterni, Valeri centrale basso, Consonni suggeritore alle spalle del tandem Pichlmann – Sansovini. L’attesissimo ex Pellicori parte dalla panchina.

CRONACA- Ritmo subito veloce con le due squadre che si affrontano a viso aperto, ma non riescono ad affondare, timorose di scoprirsi troppo. Tanto che nei primi dieci minuti l’unico sussulto lo provocano i tifosi biancoverdi (circa un centinaio) che al sesto improvvisamente abbandonano, apparentemente senza motivo, il settore ospiti per poi farvi ritorno due minuti più tardi cantando a squarciagola. Il primo tiro verso lo specchio giunge al 10’: è Mesbah che dopo aver percorso una decina di metri palla al piede, invece di servire i compagni meglio piazzati, prova una conclusione velleitaria dai 25metri che si spegne debolmente tra le braccia dell’ex Polito. Al 12esimo, Grosseto vicinissimo al vantaggio: bel fraseggio sul vertice sinistro dell’area irpina tra Freddi e Cordova, cross sul secondo palo del cileno per l’accorrente Consonni che solissimo spara al volo colpendo il palo. Al 18esimo sono ancora i maremmani a rendersi pericolosi: Sansovini prende palla sulla metà campo e quando è a 30 metri dalla porta lascia partire un pericoloso fendente rasoterra che sfiora il montante alla sinistra di Gragnaniello. I biancorossi spingono sull’acceleratore e creano sistematicamente superiorità sull’out di destra, grazie alle continue sovrapposizioni di Freddi e Cordova e gli inserimenti di Lazzari. Proprio da un fraseggio al limite del vertice sinistro dell’area dei lupi, al 27esimo Cordova va al cross, deviazione impercettibile di Pecorari,palla sui piedi di Pichlmann che al volo spara su Gragnaniello. La palla finisce sull’accorrente Sansovini che non ha alcuna difficoltà ad insaccare la rete del vantaggio. L’Avellino accusa il colpo e non riesce a reagire. E difatti tre minuti più tardi arriva il raddoppio dei biancorossi. E’il 30esimo, bella verticalizzazione dell’incontenibile Cordova per Pichlmann che entra in area, supera in velocità Gragnaniello, scherza con Pecorari e poi insacca in rete con un Vaskò praticamente immobile sul palo. Lupi allo sbando, incapaci di reagire, difesa paurosamente in difficoltà sulle incursioni laterali degli avanti grossetani e attacco praticamente inconsistente Al 34esimo, puntuale e meritato arriva il tris dei grifoni: angolo di Cordova dalla sinistra, spizzicata di Pecorari, Vaskò e Cosenza stanno a guardare e Freddi indisturbato sul secondo palo, da sotto misura insacca comodamente. Campilongo a questo punto prova a cambiare qualcosa. Al 36esimo fuori uno stordito Vaskò, dentro Ciotola, che si sistema sull’out sinistro del centrocampo. Mesbah arretra a terzino, Cosenza passa centrale e Doudou va a fare il quarto di destra in difesa. La musica non cambia: l’Avellino prova ad imbastire qualche manovra ma si spegne sempre sulla trequarti. I maremmani non affondano e controllano fino al termine dei primi 45 minuti.

SECONDO TEMPO- La seconda frazione di gioco comincia con due novità: una è sugli spalti. Il settore riservato ai tifosi irpini si svuota. Delusi dall’ennesima prestazione vergognosa della propria squadra del cuore, al coro di “vergognatevi… vergognatevi”, “giocate senza la maglia” e “grazie ragazzE”, gli ultras hanno ammainato bandiere e stendardi e la gran parte di loro ha ripreso mestamente la via del ritorno. L’altra novità è nell’undici biancoverde: fuori Koman, dentro Aubameyang. Chiaro l’intento di Campilongo: dare più peso ad un attacco apparso per tutta la prima frazione di gioco evanescente e spento. Parte con un piglio più combattivo l’Avellino che al 48esimo si rende pericoloso con un bel traversone di De Zerbi dalla sinistra che viene smanacciato da Polito anticipando Sforzini. Al 54esimo brivido in area del Grosseto: traversone innocuo ancora di De Zerbi, Polito in uscita perde la palla, ma si riscatta recuperando subito. Sul capovolgimento di fronte gli uomini di Rossi vanno vicinissimi al poker con Pichlmann che non aggancia di un soffio una bella palla in profondità del solito Cordova. 60esimo: Aubameyang guadagna una punizione dal vertice sinistro dell’area maremmana. Tira De Zerbi a giro, ma l’attento Polito smanaccia. La gara non fa registrare particolari sussulti, così il neo tecnico Rossi, riserva la standing ovation a Sansovini che viene rilevato dall’ex Pellicori al minuto 64. Al 66esimo Campilongo si gioca anche l’ultimo cambio: fuori Venitucci, uno dei pochi a salvarsi dalla mediocrità generale, dentro De Martino. Risponde il tecnico dei maremmani togliendo Lazzari e inserendo Capone. L’Avellino prova a spingere e al 73esimo va vicino alla rete della bandiera: palla in profondità di Dettori per Sforzini, che aggancia sul filo del fuorigioco, ma si fa recuperare in area così è costretto a calciare indietro per l’accorrente De Martino che impegna Polito in tuffo. Il Grosseto sembra tirare il fiato e accontentarsi di amministrare il vantaggio: i lupi ne approfittano e al 74esimo vanno in goal: Ciotola controlla un buon pallone sulla sinistra, cross rasoterra dalla sinistra per Sforzini, che da sottomisura insacca. Subito dopo tra i biancorossi fuori Consonni nel Grosseto dentro Gessa. L’Avellino ci crede e all’86esimo segna il suo secondo goal con una netta deviazione di Sforzini su tiro di Ciotola dal limite dell’area, che ha completamente spiazzato l’incolpevole Polito. All’89 Pichlmann sfiora il poker, ma sul capovolgimento l’Avellino reclama un penalty dubbio. Nei due soli minuti di recupero assalto all’arma bianca dei lupi che però non produce alcun effetto. L’Avellino incassa la sua undicesima sconfitta stagionale e precipita in fondo alla classifica agganciata anche dal Modena. Adesso la salvezza diventa un’impresa veramente ardua e con una difesa che nelle ultime 4 gare ha incassato ben 9 reti le strada si mette sempre più in salita. (Dall’inviato a Grosseto Nicola Iannaccone)

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