Senerchia – Ancora pochi giorni e gli ‘sforzi’ per riportare allo splendore di un tempo la chiesa dedicata al patrono San Michele saranno ricompensati. Dall’Ente Parco dei Monti Piacentini, infatti, sono stati finanziati 200mila euro per il restauro statico del piccolo centro di culto. “Questo finanziamento – spiega il primo cittadino Adriano Mazzone – conclude un percorso iniziato durante il precedente mandato e ricompensa tutti i senerchiesi per il grande operato compiuto per ridare alla chiesa di San Michele un ruolo di rilievo”. La formazione del comitato e la raccolta fondi – che si è estesa anche ai cittadini residenti all’estero – ha dato la possibilità all’amministrazione di “…riportare in auge la piccola pieve abbandonata dopo gli ingenti danni del terremoto dell’80”. La chiesetta è in stile romanico. Sull’altare, colpito dall’evento sismico, si delineava la nicchia che ospitava la statua del santo protettore, San Michele Arcangelo, oggi conservata e oggetto di culto cittadino. Davanti al plesso religioso si estende un ampio sagrato, anticamente luogo di sepoltura e attualmente interessato da scavi. Intanto si è in attesa anche del sovvenzione per la ristrutturazione del vecchio campanile nel 1930. L’anno di edificazione della chiesa di San Michele, con molta probabilità, si aggira intorno al secolo XII. “Altro vanto architettonico per la nostra comunità – continua Mazzone – è la nostra campana fusa nel 1909 che secondo alcuni recenti studi, rappresenta un esemplare unico per la tipologia dei materiali utilizzati e per le iscrizioni rilevate”. Grazie agli 8mila euro raccolti dal comitato, si potranno effettuare degli interventi di recupero anche sulla campana. Il plesso religioso, ultimati i lavori, avrà una duplice funzione: raccoglierà i cimeli sacri della comunità in un museo e riprenderà le attività religiose interrotte in seguito al terremoto del 1980.
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