Tra posizioni di verifica e ‘tentennamenti’ presunti ma mai confermati, gli ‘incerti’ della politica irpina svelano involontariamente qualche carta?… Troppo presto per dirlo ma a voler essere anche avventati e troppo scontati qualche segnale, neanche troppo timido, che lascia presumere avvicinamenti a nuovi lidi comincia a registrarsi.
Semplici ipotesi che naturalmente non troveranno conferma se non con il tempo eppure la presenza dei consiglieri provinciali Caputo, Tangredi e Rossi alla fase costituente del Partito della Nazione potrebbe essere un’avvisaglia degli equilibri futuri a Palazzo Caracciolo.
Francantonio Rossi, consigliere provinciale in quota Noi Sud, nel corso dell’ultima assise ha chiaramente manifestato l’intenzione di porsi in una posizione personale di verifica non avendo nei fatti condiviso il modo di gestire, sia da parte del presidente Cosimo Sibilia sia del partito di appartenenza, la querelle alimentata da Noi Sud. Insomma, il vice sindaco di Guardia Lombardi sembra essersi collocato politicamente in un limbo e, mantenendo il massimo riserbo sulle sue riflessioni, non ha lasciato finora spazio ad ipotesi azzardate. La ‘comparsa’ alla manifestazione di Ospedaletto d’Alpinolo, tuttavia, ha destato qualche sospetto.
E non è del tutto diversa la posizione di Filuccio Tangredi, consigliere ex Pd che si è collocato all’interno del consiglio nel gruppo misto senza tuttavia precisare quale fosse in termini politici la strada intrapresa o da intraprendere. Già in passato, all’indomani della diatriba tutta cervinarese con il segretario provinciale del Pd Caterina Lengua, qualcuno aveva ipotizzato un avvicinamento all’Udc eppure lo stesso sindaco di Cervinara aveva, nonostante tutto, più volte confermato il suo spirito di appartenenza al Pd.
Non desta meno scalpore, infine, la partecipazione alla presentazione del nuovo partito del consigliere Antonio Caputo. Eletto a Palazzo Caracciolo in quota Pd, il sindaco di Aiello del Sabato – peraltro più volte tacciato in periodo pre elettorale di essere sull’uscio dell’Api – non ha manifestato, almeno in modo formale, nessun segno di sfilacciamento rispetto al legame con il Partito Democratico nonostante più volte ne sia stato ipotizzato l’allontanamento. Caputo, invece, con il suo riserbo ha sempre lasciato inevasi tutti gli interrogativi che hanno alimentato il dibattito sulla sua appartenenza politica. Molti lo ‘davano fuori’ già da tempo ma Caputo non ha mai tentennato – almeno formalmente. Poi ieri il ‘ringraziamento pubblico’ per ‘l’interessamento’ da parte di Enza Ambrosone.
Segno probabilmente che tutte le strade, o quasi, portano a Nusco.
Redazione Irpinia
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