Sdi, Alaia: “Il nostro un dato di partenza, non di arrivo”

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Un dato politico che proietta a rivendicare uno dei quattro seggi nel Parlamento regionale, quello conseguito dallo Sdi dopo i risultati del 3 e 4 aprile alle urne provinciali. Duemila e più voti contestati che fanno salire dal 5.7 al 7 per cento circa la reale rappresentanza politica del partito che ha visto in Ipinia candidati in lizza per Palazzo Santa Lucia Marco Alaia, Antonio Bossone, Gerardo Troncone, e Gaetano Bevere. Insomma, al di là dei possibili ‘scatti’ di seggio che potrebbero ridisegnare l’identità del gruppo socialista, quello che resta è il dato politico. Un dato di partenza, e non di arrivo, come lo definiscono i candidati dello Sdi, che confermano la crescita di adesioni e di rappresentanza in Irpinia, se si confrontano i risultati attuali del voto con quelli di cinque anni fa. “La volontà degli elettori è chiara – dichiara Marco Alaia, ex consigliere provinciale nella Giunta Maselli, allora in quota Ds – Al di là dei risultati del ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale e del probabile ingresso di uno di noi in Consiglio – alla base di tutto ci dovrebbe comunque essere una rideterminazione del quoziente partitico che potrebbe o meno fare scattare il seggio a seconda delle eventuali schede convalidate – quello che resta è chiaro. Il partito è cresciuto. A livello provinciale. A livello di centrosinistra. Mentre qualche altra forza è regredita. Indubbiamente l’elettorato guarda con favore allo Sdi. Ci vedono come potenziale riformista che si ciba di quella che dovrebbe essere l’anima del centrosinistra. Un partito capace di interloquire con il centro. Abbiamo voluto recuperare le nostre energie disperse e ora siamo noi il catalizzatore del centrosinistra. Per la nostra capacità di essere riformisti, moderati. Non come quella sinistra massimalista di intransigenza”. Fonte di attrazione, dunque, per tutti i socialisti delusi che vogliono tornare a credere nella politica. Per quel che concerne il ricorso, gli atti da presentare sono stati predisposti dagli interessati, ma si dovrà attendere l’ufficializzazione degli eletti per inoltrarlo. (Antonietta Miceli)

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