Avellino – Una task force di circa un centinaio di carabinieri del Decimo Battaglione Campania si è messa alla ricerca di Giuditta Perna, la 26enne di Calitri scomparsa mercoledì scorso nelle campagne tra Aquilonia e Monteverde. Il raggio d’azione è stato allargato rispetto al tratto fluviale che parte dal ponte Pietra dell’Oglio. Resta in piedi l’ipotesi che la 26enne sia salita a bordo di un’altra vettura; il telefonino – che la giovane potrebbe ancora avere con se – sarebbe la chiave per risalire alla localizzazione di Giuditta.
Intanto, il caso della scomparsa della giovane Giuditta Perna finisce su La Vita in Diretta, il famoso programma Rai condotto da Cristina Parodi e Marco Liorni. Le telecamere della tv di Stato hanno raccolto le sensazioni dei parenti più prossimi della giovane. Così il cugino Serafino: “Giuditta è una ragazza seria, tranquilla, timida, non dava confidenza a nessuno. Quando tornava da Perugia usciva o con i genitori o con la sorella”.
IL MISTERO DEL CELLULARE – Francesco Caringella, magistrato ospite in studio, ha avvalorato l’ipotesi di un sequestro di persona: “Escludo – ha detto – per le informazioni sinora raccolte, la possibilità di un gesto inconsulto. Difficile anche quella dell’allontanamento volontario. La giovane si sarebbe portata, al contrario, solo il cellulare. L’ipotesi più probabile sembra in teoria quella di un sequestro di persona anche perchè l’autore del gesto delittuoso potrebbe essere una persona vicina a quel telefonino”.
Il cellulare di Giuditta risultava spento poche ore dopo la sua scomparsa quando i genitori l’hanno chiamata per cercarla. Giuditta si era diretta verso Calitri per andare dal medico di fiducia ma qui non è mai arrivata. Anzi. Non avrebbe neanche percorso la strada per giungere a Calitri, così come conferma lo zio Agostino: “E’ inspiegabile quanto accaduto – ha detto – Non avrebbe neanche dovuto fare quella via ma andare dalla parte opposta”.
L’automobile di Giuditta è stata ritrovata lungo il letto del fiume Ofanto, con le chiavi nel cruscotto e con all’interno la borsetta posizionata sul sedile passeggero. Prosegue, intanto, l’appello dei familiari e degli amici: “Aiutateci a trovare Giuditta, chiunque sappia qualcosa chiami subito le forze dell’ordine”.