Scarcerazione “eccellente” nel Vallo: torna libero il boss Graziano

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QUINDICI- Una scarcerazione “eccellente” nel Vallo di Lauro. Da alcune ore infatti è tornato in libertà dopo aver completamente espiato una condanna per associazione a delinquere di stampo mafioso il boss Adriano Sebastiano Graziano. Per lui si sono aperte ieri le porte del carcere di Sassari, dove era detenuto da tempo. Il Tribunale di Sorveglianza di Sassari aveva infatti accolto nel maggio scorso una richiesta di liberazione anticipata (45 giorni) per effetto dei quali e’ arrivata la scarcerazione. Graziano ha scontato la condanna a dieci anni di reclusione per essere stato tra il 2007 e il 2008 alla guida del clan Graziano, che avrebbe riorganizzato dopo la sua scarcerazione, come ricostruito dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Avellino in un’operazione scatatta nel 2010. Nel frattempo aveva ottenuto l’assoluzione bis dall’accusa di aver guidato il clan all’assalto dei fondi post frana nel territorio di Sarno (in Appello era stato condannato a sei anni). La difesa del cinquantenne, il penalista Raffaele Bizzarro, era riuscita ad ottenere dai magistrati della VI Sezione della Corte di Appello di Napoli una ulteriore decurtazione della condanna da scontare per Graziano. I giudici avevano infatti riconosciuto la continuazione tra il reato più grave, quello di capo promotore del clan Graziano (per cui dopo la sentenza di Cassazione Graziano si era costituito presso il carcere di Rebibbia) e due condanne ricevute per fatti legati allo stesso periodo e alla stessa associazione che avrebbe guidato. Otto mesi per la condanna rimediata a seguito dell’arresto avvenuto in un outlet di Valmontone nel 2008, quella per i documenti falsi intestati ad un soggetto di Moschiano che aveva nella sua disponibilità “o professore” e due anni e otto mesi invece per la condanna di armi rimediata a seguito delle propalazioni del collaboratore di giustizia Felice Graziano e di suo fratello Biagio, quella per la cessione di un kalashnikov (in realta’ mai rinvenuto) per cui a Graziano erano stati inflitti quattro anni e otto mesi di reclusione. L’ultimo conto con la giustizia per Graziano ( che non solo aveva ottenuto anche la revoca della sorveglianza speciale di ps ma non era stato coinvolto nell’ultimo blitz contro il clan del 2019, dove erano invece in campo per rifondare il gruppo i cugini e il cognato) e’ stato dunque terminato. Per Graziano resta pendente solo un periodo di applicazione della libertà vigilata, che però dovrà essere discussa davanti al Tribunale di Sorveglianza, considerato che in questi casi e’ necessario rivalutare la pericolosità sociale del soggetto al momento della sua scarcerazione. Il ritorno in libertà di Graziano potrebbe non essere l’unica scarcerazione “eccellente” sul territorio nei prossimi mesi.