Hunter 6,5. L’ex brindisino è l’unico biancoverde cui il pubblico del PalaPentassuglia riserva l’accoglienza migliore. Cresce col passare dei minuti e anche se ‘pizzicato’ spesso in difficoltà nell’1 contro 1 con Gibson, l’Hunter regista risulta decisivo – lui che playmaker non è – per la Scandone in apertura dell’ultimo quarto, proprio quando l’Enel stava cominciando la possibile rimonta.
Brown 7,5. Tra i migliori del match e decisivo in ogni frangente. A partire dalla bomba a fine primo quarto che riporta la Scandone a un solo possesso di distanza da Brindisi fino al rimbalzo difensivo degli ultimi secondi che lo portano sulla lunetta dove farà ‘en plein’ e consegnerà la vittoria ad Avellino. Si veste dell’armatura di Ivanov assente e prende a lottare sotto i tabelloni contro i giganti di Brindisi senza timore ne paura alcuna. Chiude con 13 punti e 5 rimbalzi.
Biligha 6,5. L’inizio del colored italiano è incerto poi prende confidenza col campo e con la palla tanto da ‘azzeccare’ la tripla del pari 28 del secondo quarto.
Richardson 7. Per atletismo e potenza fisica è senza dubbio il più in forma dei suoi. Pancotto perciò gli affida nel finale anche la marcatura dello scatenato Gibson. E’ di rilievo il suo apporto offensivo, soprattutto nel secondo quarto. Chiude con 14 punti e con 4/5 da tre.
Spinelli 8. Cavallo di razza. Il capitano si prende sulle spalle la squadra nei momenti di difficoltà. Non a casa con Spinelli a riposare in panchina si sono viste le azioni d’attacco più brutte dei biancoverdi. Nel piccolo, è il Gibson irpino del PalaPentassuglia, una continua minaccia per la difesa brindisina con le sue zingarate che lo hanno portato spesso e volentieri a tirare i liberi. Magistrale nel servire tre volte Brown nell’ultimo quarto. Chiude con 11 punti, 6 assist e 7 falli subiti.
Dragovic 6,5. Non è serata al tiro contro Brindisi anche se Dragovic trova la bomba sulla sirena del primo tempo. Molto meglio in fase di non possesso con gli 8 rimbalzi catturati.
Dean 8,5. Onnipresente sul campo. Contro Brindisi, alla solita prova di sostanza in difesa, Dean ha aggiunto una prestazione da urlo al tiro (5/5 da tre), proprio come ai vecchi tempi. Dean, numeri e statistiche a parte, è stato il migliore della Scandone Avellino che ha guidato alla vittoria con le sue triple (anche nei momenti più difficili dei secondi 20′) e alcune pregevoli ‘furbate’ in difesa.
All. Pancotto 9. Cinque vittorie consecutive non sono roba da poco. Soprattutto se l’ultima vittoria la conquisti senza i tuoi uomini migliori. Il risorgimento della Scandone porta la firma del tecnico marchigiano, eccellente e saggio nel gestire uno spogliatoio ricco di talenti e caratteri ‘peperini’, superlativo nel leggere la partita e impostare la contromossa decisiva per la vittoria finale.
(@antopirolo)