Avellino – Allenamenti a porte chiuse, sedute video e forsennata attività di scouting per preparare al meglio la sfida con un’ Armani Jeans rinvigorita dal successo nel derby contro Cantù. La Scandone dopo le brutte debacle interne contro squadre abbondantemente a tiro come Ferrara e Biella non vuole lasciare nulla a caso, specialmente se il prossimo avversario si chiama Milano e se quest’ultimo sta pian piano trovando il posto giusto per tutte le tessere del puzzle. E luca Vitali, nel mosaico Olimpia, è la tessera centrale. Il playmaker ex Montegranaro – pupillo di Tonino Zorzi – è saldamente tornato al posto di guida della squadra di Bucchi, dando qualità e cervello a un team già di per se molto muscolare. Il recupero di Vitali ha rigenerato Mason Rocca, a tratti dominante nel derby, e ha dato un ulteriore spinta al coinvolgimento sulle due metà del campo di Mike Hall, prima oggetto misterioso e ora interessantissima ‘ala forte’ atipica. Proprio in vista della sua possibile esplosione, in casa Scandone si era vociferato dell’inserimento di Tamar Slay nel roster. Ma gli ultimi sondaggi danno le quotazioni di Tamarvelous in discesa, con la Scandone che dovrebbe confermare Diener in campionato, tenendo Slay come opzione per l’Eurolega.
QUESTIONE DI LUNGHI – Gli ospiti dovranno ancora rinunciare a Pape Sow. Avellino dunque potrebbe trovare spazi nell’area pitturata, anche perché Rocca non ha il kilometraggio sufficiente a reggere un rotazione profonda e fisica come quella dei lupi. Il condizionale, però, è d’obbligo se ci si appella ai numeri…
POST? – I ‘4’ di Avellino, Tusek e Radulovic, di mettere il corpaccione in area non ne vogliono proprio sapere. Il primo è troppo impegnato nelle sue escursioni fuori la linea dei tre punti (6 tiri da 3 tentati a gara, peraltro con la media del 44%, il migliore dei suoi) e il secondo segue in scia anche se con risultati più modesti. Due i dati che emergono prepotentemente: Williams e Crosariol ad oggi in campionato in due hanno fatto registrare 0 assist, segno che la palla l’hanno toccata poco o niente nella fase finale dell’azione, mentre Tusek in 6 partite è andato 0 volte in lunetta. Due ‘virgole’ che sono un campanello d’allarme per quel che riguarda il gioco offensivo dell’Air, ancora troppo umorale e legato alle percentuali. Non coinvolti in attacco, i big man irpini soffrono di conseguenza anche in difesa per il poco ritmo. Da qui la necessità di rivedere qualcosa in fase offensiva.
POTENZA&CONTROLLO – Tutto da vedere il duello Hawkins-Warren, atleti impressionanti e cestisti in grado di cambiare la partita da un momento all’altro. The Hawk, come ha giustamente fatto notare coach Bucchi, fino ad ora ancora non è stato determinante in difesa come al suo solito forse perchè troppo preoccupato di realizzare in fase offensiva, vista la poca produttività dei suoi. Ora con il ritorno di Vitali e la buona vena di Hall l’ex Roma potrebbe tornare a distribuire meglio i suoi tiri, tornando ad essere decisivo anche nella propria metà campo. E di lavoro da fare ne avrà a pacchi considerando che di fronte ci sarà un Chris Warren rigenerato dalla settiamana di stop e pronto a tornare a fare sfraceli. “Conosco bene entrambi ha detto Cinciarini – e sinceramente tra i due mi tengo Chris perchè più talentuoso e prolifico, anche se Hawkins dalla sua ha una fisicità fuori dal comune”. Da ovunque la si guardi, quella tra i due resta una sfida affascinante e sicuramente spettacolare.
CLASSIFICA – I due evitabilissimi passi falsi sono costati ad Avellino la possibilità di essere sola al secondo posto in graduatoria, ma è ancora troppo presto per tirare delle somme. Al momento i team di vertice sono tutti racchiusi nella stessa fascia e un successo contro Milano diventerebbe fondamentale anche in prospettiva futura. In un campionato così ‘corto’ avere dalla propria parte il vantaggio degli scontri diretti farà la differenza al momento delle graduatorie d’accesso ai playoff e alla Coppa Italia.