Savignano Irpino – Erano circa cinquecento le persone che si sono radunate questo pomeriggio in località Ischia, nel comune di Savignano Irpino, per ribadire l’opinione contraria verso la realizzazione della discarica. La popolazione ha accompagnato la sfilata dei sindaci della valle del Cervaro, che hanno espresso ancora una volta i motivi del no: il sito tecnicamente non è idoneo, ma è carente di qualsiasi requisito anche sotto l’aspetto etico, morale e politico. La maggior parte della contestazione giunge dalla Puglia, perché il luogo scelto confina con il territorio del comune di Panni, in provincia di Foggia. Non è azzardato affermare che la discarica di Savignano Irpino nei fatti territorialmente non appartiene alla Campania. Parte la mobilitazione della gente e il presidio del territorio per prevenire l’occupazione delle aree da parte della struttura commissariale, i cui rappresentanti dovrebbero arrivare ad Ischia il giorno 11 luglio. E si prevedono ancora scontri. Numerosi gli interventi, tra i quali quello del senatore Carmelo Morra, che ha sottolineato la valenza politica della scelta e ha aggiunto che il problema può essere risolto soltanto con una forte azione di natura politica. La popolazione che vive sugli argini del Cervaro è intenzionata a dare battaglia, ma alcune assenze istituzionali di rilievo hanno condizionato l’umore: la sensazione è che i margini per un ripensamento siano molto ristretti. Comunque, si attende l’incontro fissato per mercoledì prossimo con il presidente della Regione Puglia, Nicola Vendola, per capire definitivamente quale posizione ufficiale intenderà assumere, considerato che la legge approvata recentemente in sede di conversione del decreto legge sulla emergenza rifiuti in Campania, prevede, nel caso in cui siano realizzate discariche sul confine tra regioni, la richiesta del parere, obbligatoria ma non vincolante, dell’Amministrazione regionale interessata. E la speranza è che la Puglia rilasci il parere sfavorevole, come sembra voler fare la Provincia di Foggia. La popolazione, che si era data appuntamento ad Ischia per le ore 17,30, ha espresso diffusamente la delusione nei confronti del Comune di Ariano Irpino, che in sede di accordo per ottenere l’impegno relativo alla chiusura ed alla bonifica della discarica di Difesa Grande, non avrebbe posto anche la situazione di Savignano, ritenendo sufficiente la garanzia a copertura del solo territorio di quel comune. In rappresentanza dell’amministrazione comunale erano presenti gli assessori Generoso Cusano e Crescenzo Pratola, che sono intervenuti per testimoniare la solidarietà della città verso un problema, che è comune a tutta la popolazione dell’Ufita e del Cervaro. A nome degli ambientalisti è intervenuto Giovanni La Vita. La manifestazione si è svolta in modo assolutamente pacifico e democratico.
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