S.Arcobal. – Anche i giovani a bordo del ‘veicolo di trasformazione’

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Adesivi e segnalibri, cartoline e manifesti dipinti con i colori dell’Arcobaleno. Un gioco per ‘salvare’ i giovani da scaricare sul telefonino. Ma anche preservativi e cartine contro ogni proibizionismo. Di tutto e di più a bordo della vettura che attraverserà le piazze e i mercati, incontrerà la società responsabile di questa Irpinia per chiedere, con il voto del 13 e 14 aprile, una scelta di parte. Si metteranno alla guida della vettura di chi ha ancora il sogno di cambiare il mondo. Sabato prossimo, dalle ore 11.30 in poi, lungo il corso di Avellino, i giovani della Sinistra Arcobaleno, assieme a l’on. Francesco Caruso e al senatore Tommaso Sodano,lanceranno la loro campagna di comunicazione, coloratissima e provocatoria, e le loro proposte per la prossima legislatura contro la precarietà.
“Siamo quelli che vogliono evitare che i giovani italiani siano perdenti in questa lotteria elettorale”, – spiega Carlo Lallo della FGCI – “Siamo la prima generazione che ha un’aspettativa di vita peggiore dei propri padri e la cui cifra esistenziale è la precarietà. Più del 60% dei giovani non pensa a costruirsi una nuova famiglia, ma resta in quella di origine. Sono i cosiddetti ‘bamboccioni’.
“Solo che lo fanno non perché non vogliono, ma perché non hanno la sicurezza dello stipendio”. Per questo, – gli fa eco il coordinatore dei giovani comunisti Francesco Pennella – Sinistra Arcobaleno si batte contro il precariato, “vero preservativo della famiglia: siamo noi quelli che credono veramente nella famiglia”, intendendo per questo “qualsiasi nucleo affettivo”. Lotta alla precarietà e al proibizionismo, libertà alle donne, aiuti alla famiglia (intesa come qualsiasi tipo di nucleo affettivo), tutela dell’ambiente e libero accesso alla cultura: sono le questioni centrali per i giovani della Sinistra. ‘La precarietà e’ il vero contraccettivo alla famiglia perché impedisce ai giovani di avere un’idea sul proprio futuro; per questo proponiamo di passare al contratto a tempo determinato a quello a tempo indeterminato entro i 36 mesi.

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