La Sanità in Campania, alla luce del pesante debito, è ormai indirizzata sulla strada del commissariamento. Lo fa intendere, senza troppi giri di parole, il Ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, intervenendo in collegamento telefonico all’assemblea dell’Unione Industriali di Salerno. “Se la sanità campana – ha spiegato – non si caratterizzerà presto con un piano di rientro credibile, il commissariamento diventa non solo necessario ma utile e imprescindibile. La Regione Campania deve fare una adeguata riorganizzazione che sappia concentrare il bisogno ospedaliero e diffondere servizi territoriali che prevengano il bisogno”.
“Quando gli amministratori regionali superano determinati indicatori di bilancio – ha detto ancora il ministro della Sanità – deve scattare anche per essi una sorta di fallimento, un fallimento politico ed i libri debbono essere portati al popolo con l’impossibilità dei politici di ricandidarsi. Questa è la deterrenza che può cambiare le regole del gioco sul territorio e riorientarle verso la correttezza. Nel Sud non si può avere una sanità che costa molto di più, garantendo molto di meno nei servizi ai cittadini”.
Polemico il primo cittadino di Salerno, Vincenzo De Luca, nei confronti di Sacconi: “Se commissariamento sarà allora il Governa si decida e ci faccia sapere che cosa vuole fare: sono due tre anni che siamo semi commissariati”.