“Il piano di razionalizzazione ospedaliera, è solo uno strumento che chiude i nosocomi in Alta Irpinia”. E’ questa la valutazione del Coordinatore della CISL dell’Alta Irpinia Gaetano Venezia, in merito alle notizie che annunciano ulteriori tagli dei reparti e soprattutto un’adeguata gestione dell’emergenza nelle zone interne dell’Irpinia. “Quale colpa ha la popolazione dell’Alta Irpinia per meritarsi la mancanza di assistenza sanitaria? – chiede Venezia che continua – La voragine della spesa sanitaria sicuramente non è avvenuta in questa zona. Già il piano presentato dall’ex Assessore Montemarano determinò un significativo abbassamento dei già insufficienti livelli di assistenza. A questo punto mi chiedo cosa fanno e dove sono i rappresentanti delle istituzioni locali? Siccome il ruolo del sindacato non è solo quello di rappresentare i lavoratori, ma anche quello di contribuire al miglioramento dei servizi da erogare ai cittadini, ritengo, dunque, che occorra da parte della rappresentanza delle istituzioni locali, degli eletti al consiglio regionale, delle organizzazioni sindacali, ma anche da parte dei cittadini, chiedere al neo presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, l’immediata apertura di un tavolo di concertazione territoriale su scala provinciale. Ciò consentirebbe, non solo il coinvolgimento dei protagonisti necessari alla costruzione di una sanità incardinata sui bisogni reali di assistenza della popolazione, ma anche la necessità di verificare e migliorare i livelli di assistenza sanitaria e di pronto soccorso”.
Redazione Irpinia
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