Sanità, Cgil all’attacco: “Basta tagli del nastro e passerelle: serve più personale”

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Marco Grasso – “Basta con l’inaugurazione di reparti senza personale, la sanità in Irpinia ha bisogno di una riorganizzazione complessiva che migliori la qualità dei servizi e garantisca la giusta assistenza ai cittadini”. La segretaria della Funzione Pubblica Licia Morsa carica a testa bassa contro l’Asl.

“Mentre con il direttore generale del Moscati abbiamo avuto diversi confronti e definito un percorso, con la Morgante, nonostante le continue sollecitazioni, non siamo ancora riusciti ad avviare un dialogo. C’è una chiusura difficile da comprendere che impedisce di mettere concretamente mano alle problematiche del settore”.

Affiancata in conferenza stampa da Pietro De Ciuceis e Antonio Panìco, Morsa rimarca la mancanza di adeguata informativa sulle recente inaugurazioni. “Si pensa a tagliare nastri e annunciare nuovi servizi, ma quando poi chiediamo un confronto operativo sulla loro gestione siamo puntualmente ignorati”.

Uno dei nodi da sciogliere resta quello del personale. “Si è tagliato fin quando è stato possibile, ora si sta provando a fare marcia indietro e rimettere in qualche modo in ordine le cose, ma lavorare in queste condizioni è sempre più difficile, e a pagarne le conseguenze sono soprattutto i cittadini”, precisa De Ciuceis.

“Dietro i casi di malasanità c’è un sistema, un’organizzazione che non funziona”, rilancia Panìco. “E’ facile puntare il dito dietro il medico o l’infermiere che sbaglia, ma i problemi sono altrove. E’ come andare a 25 in un’auto che può portarne al massimo cinque. E’ chiaro che prima o poi succede qualcosa…”.

La Cgil chiede garanzie anche sulla stabilizzazione dei precari. E anche in questo caso sul banco degli imputati finisce l’Asl. “Ci sono una trentina di operatori che lavorano con partita Iva. Sono questioni importanti sulle quali è arrivato il momento di avviare una contrattazione. Abbiamo già chiesto la mediazione del prefetto, e non abbiamo alcuna intenzione di indietreggiare”.

Il futuro degli ospedali di Ariano e Sant’Angelo dei Lombardi, ma anche l’infinita emergenza dei consultori sono alcune delle vertenze sulle quali la Cgil chiede la convocazione di un tavolo permanente. “Il consultorio di Lioni è da tempo senza un ginecologo”, osserva Morsa. “Mi chiedo quale funzione possa svolgere quella struttura senza certi profili professionali. E’ una situazione non più tollerabile”.