San Martino Valle Caudina – Servizi Capsda: è polemica politica

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San Martino Valle Caudina – Sulla gestione dei servizi Capsda scoppia la polemica tra maggioranza e l’opposizione dell’Unione di Centro. In particolare, a far sentire la propria voce è il giovane consigliere Beniamino Villanova, che fino al mese di maggio, prima del “ribaltone”, ricopriva la carica di consigliere delegato alle politiche giovanili. Ed è proprio lui, a criticare duramente l’operato dell’amministrazione comunale. “La maggioranza ha inaugurato nei giorni scorsi il servizio Capsda – esordisce – alla presenza dell’assessore regionale Mazzocca. Sul manifesto che informava la cittadinanza c’erano tutti, dagli amministratori agli impiegati, meno coloro che dovrebbero essere i veri protagonisti del progetto: i giovani. Una cosa francamente incomprensibile, se si pensa che sono proprio i ragazzi del Forum a seguire da un anno e mezzo il Capsda, custodendo le attrezzature ed affiancando i tecnici Fastweb che nel corso dei mesi sono intervenuti presso la sede comunale”. Cinque postazioni internet multimediali, con possibilità di immediato accesso ai servizi a disposizione dei giovani, abbattendo anche le barriere digitali: queste, in sintesi, le caratteristiche principali del servizio Capsda. “Oggi si fa finta di dimenticare chi ha portato avanti tutto il lavoro – riprende polemicamente Villanova – e non si ha nemmeno la sensibilità e il buon gusto di coinvolgere i giovani, che dovevano essere i protagonisti ed i destinatari del servizio. Si è preferita la passerella politica”. L’ex delegato alle politiche giovanili, che è molto vicino ai ragazzi del Forum, prosegue nella sua filippica: “Finalmente, con il “permesso” della Regione la sede di via Macello è stata aperta al pubblico – incalza – e il Forum poteva partire coi servizi affidatigli da noi: Informagiovani, Capsda, Biblioteca. Insomma – rivendica Villanova – l’inizio di una nuova stagione in cui i giovani sono al servizio di altri giovani, per favorire una crescita culturale dell’intera comunità. E, mi preme sottolinearlo, stiamo parlando di servizi gestiti con la formula del volontariato puro”. Per Villanova, non si tratta solamente di una diatriba politica: “C’è una convenzione comunale, approvata all’unanimità, nella quale si individuano nei giovani dell’Osservatorio i gestori del servizio. Invece, adesso sono stati degradati al ruolo di semplici ‘operatori’. Insomma, – conclude Villanova – si sta gettando al vento quanto seminato in questi mesi, cercando di esautorare i ragazzi dalla gestione non solo del Capsda, ma anche dell’Informagiovani e della Biblioteca, attraverso la modifica delle convenzioni approvate solo poco tempo fa”. Infine, una constatazione amara: “Adesso, c’è un nuovo delegato alle politiche giovanili, che dovrà spiegare ai ragazzi questa nuova aria che tira. Anche se, – è la stilettata – francamente, della sua esistenza finora non ce ne siamo accorti. Riteniamo che per una tematica così complessa come quella delle politiche giovanili – conclude Villanova – sia necessaria una delega specifica, non una delle tante da ‘collezionare’ per un assessore”.

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