Salerno: Registi e attori a confronto per il Festival del cinema

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Ha preso il via lunedì 12 la 61esima edizione del Festival Internazionale del Cinema di Salerno, la rassegna che da sempre ospita i grandi della “settima arte” tra registri, interpreti, attori (Vittorio De Sica, Roberto Rossellini, Alberto Lattuada, Alessandro Blasetti, Mario Soldati, fino ai fratelli Taviani, Brusati, Giorgio Capitani, Montaldo, Florestano Vancini, Pupi Avati, Gigi Magni, Alberto Sordi, Maria Grazia Cucinotta, Lino Banfi, Lando Buzzanca, Massimo Ghini, Christian De Sica, Giovanna Mezzogiorno, Barbara De Rossi, Serena Autieri, Pepa Lopez, Katia Ricciarelli) e i volti noti della fiction nazionale ed internazionale. La manifestazione si avvale dell’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, dei patrocini del Ministero dei Beni e Attività Culturali, del Ministero delle Comunicazioni, del Ministero della Pubblica Istruzione, della Regione Campania. A seguire il primo open forum del Festival: “Amare lo Sport attraverso il Cinema”. Quest’anno tra gli ospiti, Claudia Koll e Antonella Ponziani, che saranno presenti sabato 17 novembre, con “Petali di Rosa”. Il film narra la storia vera dell’ispiratrice della Congregazione delle Suore Orsoline della Sacra Famiglia, Suor Rosa Roccuzzo. Ambientato nella Sicilia di fine ‘800 e inizi del ‘900 in un piccolissimo paese chiamato Monterosso Almo, nella Sicilia sud-orientale, il film racconta la storia di una bambina di nome Rosa che, dopo che un terribile male le strappa la persona a lei più cara, la madre, trasforma il suo dolore in amore incondizionato per i sofferenti e i bisognosi in un periodo storico caratterizzato da miseria e povertà. La terza giornata del Festival Internazionale del Cinema di Salerno, propone – mercoledì 14 – a partire dalle 9.00 presso il Teatro Augusteo la proiezione del film per le scuole “Prova a volare” di Lorenzo Cicconi Massi. Interverranno in sala per un confronto con gli studenti gli attori ed il regista. A seguire i “ritratti” di Anna Magnani e Marcello Mastroianni firmati da RaiTeche .Per la sezione lungometraggi è la volta di “Riturnella” di Francesca La Garcea con Maurizio Comito, Andrea Adinolfi, Francesco Ritrovato, Paolo Fiorino, Turi Catanzaro. Una Calabria visionaria, in equilibrio tra mare e montagne, dolce ed aspra, spirituale e pagana, comica e drammatica: questa è la terra in cui i personaggi si muovono alla ricerca di un futuro migliore. Il film appartiene a un genere riconducibile a un nuovo neorealismo. La pellicola, girata tra la Presila catanzarese e l’hinterland crotonese, è prevalentemente in dialetto calabrese. “Spero che ‘Riturnella‘ – ha dichiarato la regista – possa essere motivo di riflessione per i politici calabresi, perchè questa regione, come l’intero Sud, necessita con urgenza di avere maggiore attenzione verso la cultura”. La Garcea insieme con il cast del film sarà in sala per la proiezione prevista per le 18.30 al Cine-teatro Augusteo. In concorso un’altra pellicola, protagonista Silvio Berlusconi: “Shooting Silvio” (20.30, Augusteo) di Berardo Carboni con Federico Rosati, Alessandro Haber, Sofia Vigliar, Melanie Genner, Antonino Iuorio. La pellicola narra la storia di un giovane scrittore, orfano, molto ricco ed eccentrico che decide di uccidere Silvio Berlusconi. Seguirà alle 22.30, “L’iguana”di Catherine McGilvary prod. Media Land, tratto dal romanzo L’Iguana di Anna Maria Ortese (ed. Adelphi). Il film narra l’avventura di Aleardo, ricco e svagato architetto italiano, che, viaggiando per diletto e per professione sulla sua barca a vela, approda alla sperduta isola di Ocana. Al Teatro Verdi, alle 22.00, sarà in proiezione “Il nostro Messia” di Claudio Serughetti con Sarah Maestri, Sarah De Marchi, Rosalinda Celentano, Dolcenera, Tinto Brass. Il Festival di Internazionale del Cinema di Salerno, è uno dei più antichi, nato nel 1946, prima organizzazione festivaliera del dopoguerra (Venezia non aveva ancora ripreso e fino al ’60, tra le poche del calendario cinematografico). Nelle sue edizioni ha interessato tutti i settori delle cinematografie specializzate, richiamando ogni anno oltre cinquanta Paesi attraverso una rassegna rivolta al “processo integrativo” della comunicazione, ai progressi tecnologici, alle informazioni, ai dibattiti. All’inizio sono stati gli aspetti del cinema amatoriale (specie nell’epoca in cui questa branca formava i registi di domani) e dei film “specializzati”, dai saggi sperimentali ai film spettacolari trasportati dal 35 al 16mm, dai documentari di informazione culturale ed industriale a quelli scientifici. Tale impostazione ha consentito di sviluppare ogni anno diversi concorsi con connesse sezioni collaterali.

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