Saldi invernali 2019, in Campania si parte domani 5 gennaio

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Giovanna La Porta – Tre, due, uno, Via. E’ partito il conto alla rovescia per tutti gli appassionati dello shopping sfrenato e della ricerca del grande affare. Da domani sabato 5 gennaio, infatti, in Campania e in quasi tutte le regioni d’Italia partiranno i saldi invernali 2019.

Apripista la Basilicata che ha iniziato il 2 gennaio e la Valle d’Aosta dove la merce è stata messa in saldo già da ieri, giovedì 3 gennaio; mentre in Sicilia partiranno il giorno dell’Epifania. Tolte queste poche eccezioni, in Italia tuttavia è da un paio di anni che la data di inizio viene unificata, mentre sulla durata le regioni hanno ancora un ampio spazio di manovra: i liguri avranno tempo fino al 18 febbraio, più fortunati i campani che potranno andare alla ricerca dello sconto migliore fino al 2 aprile.

Da evitare delusioni ed errori: i consigli da seguire. Nella caccia all’affare è sempre bene fare attenzione o si rischia di cadere in errore e di pentirsi, una volta tornati a casa, dell’acquisto fatto perché il rischio “pacco” è sempre dietro l’angolo.

La prima cosa da tenere d’occhio durante i saldi è il cartellino sul quale deve essere indicato in modo chiaro il prezzo precedente, in modo che il consumatore potrà rendersi conto dell’effettivo sconto applicato. Devono sorprendere, inoltre, gli sconti esagerati: se si va oltre il 50% ci sono buone possibilità che il prezzo originale sia stato ritoccato o che si tratti di fondi di magazzino.

Durante i saldi, inoltre, l’acquisto con carta di credito o bancomat deve essere sempre garantito. Diverso è il discorso relativo al cambio merce: a discrezione dell’esercente in assenza di difetti o con alla mano lo scontrino d’acquisto.

Le stime degli esperti. Secondo lo studio ufficiale di Confcommecio durante questa stagione di saldi si muoveranno scontrini per 5,1 miliardi, con una spesa media per famiglia di 325 euro, circa 140 euro pro capite. Mentre per Confesercenti un italiano su quattro ha deciso che non farà spese, la metà parte già con l’intenzione di acquistare e l’ultimo quarto della popolazione valuterà sul momento.

Delusione da parte del Codacons che prevede una “pesante flessione” sottolineando come la data di partenza stabilita al termine delle feste natalizie sia “assolutamente inadeguata, avendo le famiglie già svuotato i portafogli tra regali e spese alimentari”. La visione poco ottimistica del Codacons, inoltre, trae spunto anche dalle diverse abitudini di consumo all’era dell’e-commerce che ha reso i saldi “inutili e obsoleti”.