Lo abbiamo visto al termine della gara di Basket Champions League, mentre i suoi compagni guadagnavanol’uscita, lui è tornato sul parquet per fare da solo una seduta di tiro.
Retin Obasohan, evidentemente, non è rimasto soddisfatto della propria prestazione fornita contro la Telenet Oostende, tanto da volersi migliorare per dimostrare al popolo biancoverde il proprio valore.
Pino Sacripanti, nel pre Sidigas-Reggio Emilia, è voluto tornare su quella scena e, spronato dai cronisti, ha così sentenziato: “Su Obasohan il mio è un discorso più generale, i giocatori devono crescere anche individualmente all’interno di un gruppo. Tutti i tempi morti sono buoni per allenarsi al tiro, nel pre o nel post gara o dopo gli allenamenti. Non bisogna mai tuttavia concentrarsi su un unico fondamentale, altrimenti si rischia di diventare ossessivi”.
L’esempio di Awudu Abass: “Era con me a Cantù, e fa piacere vederlo ora giocare a quei livelli in maglia Olimpia, ieri ha fornito un’ottima prova in Eurolega contro Efes. Anche lui all’inizio non era precisissimo nel tiro e insisteva proprio su quel fondamentale. I giocatori devono imparare a fare meglio nel complesso, solo così gli verrà tutto più facile. Retin ha tanti aspetti su cui progredire: l’anticipo, il tagliafuori, il contropiede, le spaziature migliori, il lato debole, la separazione, la non separazione. E’ il complesso a renderlo un giocatore migliore: deve essere bravo a crescere e a migliorarsi nella sua totalità”.