Sabato Santo, il giorno del silenzio che prepara alla luce della Pasqua

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Tra la croce del Venerdì Santo e la gioia della Domenica di Pasqua, il Sabato Santo è uno dei giorni più intensi. È un tempo di silenzio e attesa. Niente messe, niente canti, nessun rito pubblico durante la giornata: la Chiesa sembra restare immobile, in un rispettoso raccoglimento davanti al sepolcro di Cristo.

Non mancano, in molte comunità, momenti di preghiera, adorazione e meditazione. Ma l’appuntamento più atteso arriva dopo il tramonto: è la Veglia Pasquale, cuore e culmine del Sabato Santo. Celebrata nella notte, è un rito ricco di simboli e significati: si accende un fuoco, si proclama la risurrezione, si benedice l’acqua battesimale. La notte si trasforma, la luce rompe il buio, e la Chiesa canta di nuovo: “Cristo è risorto!”

In un tempo segnato da crisi e incertezze, il Sabato Santo assume un significato profondo. Un momento che invita tutti a fermarsi, a rispettare il silenzio, ad avere fiducia nell’attesa perché dopo ogni buio, c’è sempre una luce pronta a tornare.