Avellino – Questa mattina la commissione Igiene e Sanità del Senato ha votato lo stop alla procedura di immissione in commercio della pillola abortiva RU486. Già lunga era stata la campagna della maggioranza contro questo farmaco che è in uso nella maggior parte dei paesi europei fin dagli anni ’90 e che solo in Italia ha subito una procedura di valutazione durata più di tre anni, una procedura ,secondo noi,indegna e inaccettabile per un paese democratico e per una politica che della parola “libertà” ne fa cavallo di battaglia.
“L’introduzione della RU486 rappresenta proprio l’opportunità per le donne di scegliere un’interruzione di gravidanza farmacologica anziché chirurgica (più dannosa e invasiva). Anche se il documento approvato non è vincolante rileviamo che lo stop di questa mattina alla RU486 rappresenta un ulteriore passo indietro da parte di questo governo in materia di diritti delle donne ed in particolare in materia di libertà di scelta”. Così Rossella Iacobucci dipartimento “Questioni di Genere” della segreteria provinciale Prc Avellino. “Ieri si è celebrata la giornata contro la violenza sulle donne, ricordiamo che tanti sono i modi di fare violenza tra questi rientra anche non lasciare alle donne stesse la possibilità di scelta su cosa fare del proprio corpo e come difenderlo. Noi del Prc,come donne e come madri,chiediamo ai comitati e alle associazioni per la donna, a tute le forze politiche parlamentari ed extraparlamentari di unirsi e sostenere questa lotta di libertà, per sottolineare che esigiamo dallo Stato Italiano di ricevere le cure necessarie e di poter esercitare la scelta autonoma e libera,peraltro sempre sofferta e profondamente meditata di interrompere una gravidanza scegliendo anche il modo meno deleterio per il nostro corpo”.
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