Rottura nel sindacato: Cgil, Cisl, Uil e Ugl criticano l’Asi e Belmonte

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Giulio Belmonte all'assemblea dell'Asi di Avellino
Una immagine dell'assemblea dell'Asi di Avellino

E’ rottura tra i sindacati e l’Asi di Avellino.

A comunicarlo è una nota unitaria firmata dalle segreterie provinciali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl.

Le parti sociali riferiscono in una missiva di aver “… attraverso una nota scritta rappresentato la volontà di avere incontri separati dalla O. S. Fismic ed il suo segretario Zaolino in quanto come reso noto più volte, con lo stesso si sono rotti i rapporti unitari. A questa formale richiesta era giunta una convocazione ai quattro sindacati richiedenti per stamattina alle ore 11.

Prima di inziare l’incontro il Presidente Belmonte a nome del direttivo dell’Asi, ribaltando la posizione del giorno prima ha posto un veto, ossia quello di fare un incontro con tutti altrimentisi sarebbe negata la disponibilità al confronto con Cgil Cisl Uil e Ugl e Fim Fiom Uilm e Uglm”.

La nota continua: “Nel respingere la proposta dell’Asi abbandonando la sede, Cgil Cisl Uil e Ugl e Fim Fiom Uilm e Uglm mostrano il proprio stupore nei confronti del Presidente Belmonte che in sole 24 ore ha cambiato idea, mostrando il volto di un Ente inaffidabile quanto disattento in merito alla volontà di confrontarsi con i Segretari delle quattro confederazioni.

Veramente non si comprende come a fronte di una richiesta specifica inoltrata da quattro sindacati venga imposta quale condizione per fare l’incontro la presenza di Zaolino al tavolo, che peraltro da piu’ di un’ora aveva iniziato il suo incontro sindacale. E’ bastata un’ora di confronto con la Fismic per folgorare l’Asi sulla strada di Damasco e cambiare radicalmente idea sulla modalità dell’incontro. Le Segreterie di Fim Fiom Uilm e Fismic si sono abbondantemente espresse in merito alla rottura con questo sindacato autonomo e ribadiscono l’imbarazzo di sedersi a tavoli comuni per l’atteggiamento utilizzato dal Segretario Zaolino, che con una sfacciataggine pericolosa definita dallo stesso “modernità sindacale” avalla licenziamenti collettivi contro i lavoratori”.

 

Le parti sociali continuano: “Con questa posizione non si intende limitare a nessuno la possibilità di fare incontri sindacali, ma si ribadisce in totale autonomia e democrazia di non farli insieme. Nel merito della vertenza si evidenziano le preoccupazioni emerse dalla sintesi che Fim Fiom Uilm e Ugl hanno fatto sul C.G.S. ribadendo le enormi responsabilità di un Ente che ha fatto credere di avere in mano 32 milioni di Euro di finanziamenti per l’adeguamento degli impianti di depurazione, che di fatto non esistono.

Non si può sfuggire in questo modo, ponendo stupidi veti, ai problemi che vive la Società C.G.S. interessata peraltro da una procedura di concordato preventivo. Si riscontra su questa vertenza una indifferenza imbarazzante della politica e la posizione assunta stamattina dai vertici dell’Asi rappresenta tutti i limiti di una classe dirigente incapace di affrontare e risolvere le problematiche.

Le Segreterie di Cgil Cisl Uil e Ugl unitamente ai segretari di Fim Fiom UIlm e Uglm valuteranno a breve tutte le iniziative da mettere in campo tese a salvaguardare i dipendenti del C.G.S. che se lasciati all’affidamento del Presidente Belmonte non hanno nessuna possibilità di arrivare ad una soluzione delle loro problematiche”.

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