“In una fase di crisi come quella che sta vivendo il Paese credo sia davvero paradossale leggere sui giornali che dipendenti e dirigenti delle società partecipate di Enti Pubblici possano percepire stipendi da capogiro o decidere autonomamente di aumentarsi lo stipendio come accaduto nella società Napoli Servizi”. Così Aniello Mainolfi, assessore al comune di Rotondi
“In una fase dove tutti stanno tirando la cinghia e dove si vedono operai perdere il posto di lavoro quelli dell’IRIBUS e di tantissime aziende campane ed Irpine è obbligatorio per tutti coloro che Amministrano rendere noti gli stipendi non solo dei dirigenti degli uffici pubblici e dei funzionari ma anche di quelli che lavorano nelle cosiddette società partecipate che sono a tutti gli effetti enti pubblici. A livello nazionale di società pubbliche ce ne sono una miriade di cui poco o niente si sa come Enel, Finmeccanica, cassa Depositi e Prestiti, ferrovie dello Stato, Rai ecc… Anche nella nostra provincia di Avellino esistono Enti e società partecipate di cui noi cittadini sappiamo poco o nulla che per negli anni passati hanno rappresentato il serbatoio elettorale di qualche notabile politico. Ritengo che il Presidente della Provincia e i Sindaci verificare al più presto se anche in qualche Società o Ente partecipato da Comuni o provincia si percepiscano stipendi d’oro come accaduto altrove. I sacrifici vanno chiesti a tutti gli italiani nessuno escluso non solo ai dipendenti privati pubblici i cui stipendi sono quelli tabellari pubblicati nei contratti Nazionali ma anche a coloro che in realtà lavorano in società pubbliche ma che probabilmente ricevono un trattamento economico da grandi manager”.
Redazione Irpinia
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