Roma – I giorni passano, il tempo ha ripreso a scorrere ma il dolore è ancora vivo… Sono trascorsi quattro giorni dall’attentato a Nassirya: un vile atto terroristico che ha strappato tre giovani vite ai loro genitori, fratelli, sorelle… che ha portato via al piccolo Niccolò il padre e alla signora Giovanna il marito. Quell’uomo che aveva conosciuto in un viaggio a Pisa. Un colpo di fulmine tra l’avvocatessa 31enne di Avellino ed il giovane Ufficiale dell’Esercito Nicola. Un amore coronato l’11 ottobre del 2003 nella Chiesa del Rosario del capoluogo irpino e rafforzato dalla nascita del loro bambino, oggi di due mesi e mezzo. Ed è proprio Niccolò a dare forza alla madre. Giovanna si aggrappa a lui per cercare quella forza e quel coraggio di andare ‘aventi con i carri’, come diceva suo marito quando si dovevano affrontare momenti difficili. E la signora Giovanna da quel tragico e drammatico giovedì con i carri sta davvero andando avanti… “Nicola è con noi. Era ed è una persona eccezionale. E’ lui che mi dà la forza di affrontare quanto sta accadendo”, ha dichiarato il giorno dopo la tragedia ai giornalisti accorsi in Via Modestino Romagnoli dove nell’appartamento al quinto piano del civico 8 la signora Giovanna ed il piccolo Niccolò si trovavano per stare con i nonni materni. Da quel 27 aprile ad oggi nulla è cambiato… i riflettori sulle vittime dell’attentato a Nassirya restano puntati… i nostri eroi sono ritornati in Patria in quelle tre bare avvolte dal Tricolore giunte in Italia nell’aeroporto di Ciampino con il C130 dell’Aeronautica Militare. Da quel 27 febbraio la psicologa dell’Esercito, il Tenente Mara Sampietro, non ha mai lasciato sola la signora Giovanna: era con lei anche sabato pomeriggio al ritorno delle salme. E mentre l’Italia abbraccia i familiari delle vittime prosegue l’omaggio di tanti italiani alla camera ardente allestita nella cappella dell’ospedale del Celio. Tanta gente accorsa per dare l’ultimo saluto al Capitano Nicola Ciardelli e ai Marescialli Carlo De Trizio e Franco Lattanzio. Accanto alle bare parenti, amici e colleghi dei tre militari uccisi in Iraq e tra loro anche la vedova Ciardelli… in un silenzio irreale e composto. Accanto a lei, pronta a stringerle la mano in ogni momento, il Tenente Sampietro che resterà accanto a Giovanna anche nei giorni successivi ai funerali, quando la quotidianità dovrà riprendere. “Giovanna sta mantenendo la calma – ha dichiarato la psicologa -. E’ molto affranta ma felice di essere vicina al marito. Mi ha detto che è orgogliosa di lui e immagina che in questo momento lui le stia sorridendo. Può sembrare strano ma adesso per Giovanna è importante rievocare ricordi positivi”. Ma anche promesse da mantenere: il battesimo di Niccolò sarà celebrato mercoledì a Pisa in occasione della cerimonia funebre di tumulazione del padre perché, secondo quanto affermato dal Tenente Sampietro “…così saranno insieme anche in quel momento. Giovanna aspettava il rientro del marito per battezzare il piccolo, la risorsa su cui deve appoggiarsi per sopravvivere all’evento”. Intanto questa mattina saranno celebrati i solenni funerali, dei militari italiani caduti a Nassirya, nella Basilica di Santa Maria Maggiore degli Angeli a Roma. (di Emiliana Bolino)
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