Ritornano a a Nusco i resti del soldato Antonio Natale

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L’Italia era da due mesi entrata in guerra contro l’Austria, quando il 21 luglio nacque a Nusco Antonio figlio di Natale Matteo e Caprariello Pasqualina, due contadini di casa in contrada Campo. Antonio frequentò le scuole fino alla terza elementare, aiutando la famiglia nel lavoro dei campi, ma rivelando una particolare inclinazione nella guida dei carretti si dedicò a tale attività lavorativa. Messa su famiglia divenne padre di Matteo nato nel 1935 e di Pasqualina nata nel gennaio del 1940. Tra le due nascite dovette pure assolvere agli obblighi militari e fu iscritto al Ruolo Sanitario presso Caserta come barelliere. Messo in congedo, all’inizio della seconda guerra mondiale fu richiamato in servizio presso l’Ospedale Militare di Caserta. Già il 4 giugno del 1940 con il 497 Ospedale da Campo si imbarcò sul piroscafo Augusteo da Napoli diretto in Africa. Qualche giorno dopo, l’ospedale era di stanza a Tobruk in zona al centro di operazioni di guerra. Nel gennaio del 1941 si trovò al centro della terribile Battaglia di Bardia che durò tre giorni di seguito e che permise alle truppe alleate di avanzare in Libia. In quei giorni, il soldato Antonio Natale si distinse mentre svolgeva le mansioni di portaferiti. Durante la battaglia fu gravemente
ferito al torace da un bombardamento aereo e cessò di vivere il 15 gennaio. Seppellito nel cimitero militare di Tripoli, fu in seguito, nel 1971, traslato nel Cimitero Militare Oltremare di Bari nel 1971 con il conferimento della Croce di Guerra.

L’8 novembre, grazie al lavoro dell’amministrazione comunale, i suoi resti mortali saranno traslati nel Cimitero di Nusco. Ad accoglierlo ci sarà Nusco e la figlia Pasqualina. Idealmente sarà presente anche il figlio Matteo scomparso nel 2022 che per anni ha sollecitato tale rientro. Sosteneva che le persone care quando non si possono vedere più con gli occhi, si possono vedere nel ricordo.