Rischio apnee notturne per due bambini su dieci: le linee guida dal Ministero della Salute

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dormire bambini
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Non di rado capita di sentire i bambini russare. Questa abitudine non interessa infatti solo le persone adulte, ma anche i più piccoli. Spesso il suo manifestarsi è legato a fenomeni assolutamente banali come può essere un semplice raffreddore, ma talvolta accade anche che si tratti di apnee notturne così come evidenziato, tramite un documento contenente linee guida nazionali, dal Ministero della Salute.

Nonostante siano poco conosciuti dai genitori, i problemi respiratori legati al sonno dei bambini interessano una percentuale che varia dall’1 al 6%, mentre l’abitudine di russare, in maniera frequente e costante, va dal 3 al 21%.

Prima di tutto occorre distinguere tra il russare e l’apnea ostruttiva. Il russamento rappresenta il rumore generato dalla vibrazione dei tessuti molli oro faringei. Tale rumore è una conseguenza della turbolenza del flusso aereo, dovuta alla riduzione del calibro delle vie aeree.

L’apnea ostruttiva nel sonno è invece una condizione caratterizzata da ripetuti episodi di completa (apnea) o parziale (ipopnea) cessazione del flusso d’aria attraverso le vie aeree superiori durante il sonno.

In base al documento, coloro che rischiano maggiormente di soffrire di apnee notturne sono i bambini obesi o con tonsille e adenoidi ingrossate oppure che presentano anomalie craniofacciali, come mandibola piccola, mento arretrato, viso allungato, morso incrociato, affollamento dei denti.

I trattamenti principali vengono suddivisi nell’asportazione di tonsille o adenoidi, oppure nei trattamenti ortodontici specifici per la situazione, su cui si sofferma il documento. Nel primo caso si tratta di un intervento chirurgico di routine eseguibile o con il bisturi o con il laser, in anestesia generale e con un breve ricovero. L’operazione dura in media da 20 minuti a un’ora e la convalescenza è di poco più di una settimana.

Dal punto di vista odontoiatrico, invece, in virtù dei controlli periodici di sua competenza, lo specialista odontoiatra può riconoscere il russamento e l’OSAS (Obstructive Sleep Apnea Syndrome) e intervenire terapeuticamente con l’applicazione di dispostivi orali. Si parla ad esempio di dispositivo fisso di espansione rapida dell’osso mascellare superiore, la cui efficacia si evince nell’effetto positivo sulle via aeree faringee superiori, diminuendo le resistenze nasali, migliorando la saturazione di ossigeno, la postura della lingua, la funzionalità dell’orecchio medio. Oppure di propulsore mandibolare, utile per accrescere lo spazio tra la lingua e la faringe del bambino, facilitando il passaggio dell’aria attraverso le alte vie respiratorie.

Le conseguenze più tipiche dell’OSAS pediatrico non trattato sono: la scarsa resa scolastica; la sonnolenza diurna; alcuni problemi comportamentali; il deficit di crescita staturale; l’enuresi notturna; la cefalea mattutina; l’aumentato rischio di otiti; alcune patologie cardiovascolari, quali il cuore polmonare.

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