“La Tutela delle Acque nello scenario del nuovo Codice dell’Ambiente”. Questa la tematica affrontata nell’ambito del seminario di studio promosso dal Presidente del Parco Monti Picentini Sabino Aquino. Ai lavori hanno partecipato tra gli altri oltre 150 geologi provenienti da tutta la Regione Campania, i professori Pietro Celico, Maurizio Giugni e Antonio Santo dell’Università “Federico II” di Napoli, Luca Rastrelli dell’Università di Salerno, Italo Giulivo Dirigente Regionale e il Segretario Generale dell’Autorità di Bacino destra Sele Stefano Sovrano. Presenti inoltre il Presidente della Comunità Montana Terminio-Cervialto Nicola Di Iorio, il sindaco di Nusco Giuseppe Del Giudice i consiglieri dell’Ordine Regionale dei Geologi: Francesco Peduto, Gerardo Lombardi, Costantino Severino e Alfonso Dello Buono. Nel corso del dibattito sono state indicate una serie di iniziative da intraprendere tutte finalizzate alla protezione dei corpi idrici superficiali e sotterranei. “L’intero reticolo idrografico presente nel comprensorio dei monti Picentini – ha spiegato Aquino – è soggetto ad un utilizzo piuttosto intenso, quale fonte di approvvigionamento, in particolare, per gli usi idropotabili ed irrigui. Inoltre, presenta un elevato grado di criticità, in relazione alle sue peculiari caratteristiche idrogeologiche e alla fatale, fragilità di un sistema usato quale recettore ultimo dei reflui. Un simile stato di fatto impone l’esigenza di assumere adeguati provvedimenti, tesi alla regolazione del regime dei prelievi attuali, allo scopo di preservare la risorsa idrica superficiale. Il sistema fluviale dei Monti Picentini pertanto richiede una gestione integrale del ciclo dell’acqua, tale da prevedere la combinazione degli interventi di risanamento e ciò mediante il potenziamento dei collettori fognari e dei depuratori, con interventi di regolamentazione del regime dei prelievi, così da assicurare il rilascio in alveo del deflusso Minimo Vitale”. Il Parco con i fondi già disponibili dei progetti integrati ha dato avvio alle operazioni e ai rilievi condotti sui i fiumi dei Picentini (Sele, Calore, Sabato, Picentino e Tusciano) per il reperimento di tutti quei parametri necessari per la determinazione del deflusso minimo vitale che dovrà garantire la vita degli ecosistemi fluviali in osservanza di quanto previsto proprio dall’art. 164 del nuovo decreto ambientale (D.Lgs. 152/2006)”. Inoltre Aquino ha anche evidenziato che il Parco si sta attrezzando per poter procedere ad un dettagliato studio di fattibilità finalizzato al risanamento e alla bonifica dell’importante bacino imbrifero del Dragone che riveste un ruolo fondamentale per quanto attiene l’alimentazione delle risorse idriche sotterranee e superficiali del Monte Terminio.
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