Riordino dei Tribunali: “Ritardi imperdonabili di tutti”

La responsabile funzioni centrali della FP CGIL di Avellino, Licia Morsa, ed il segretario della FP CGIL di Avellino, Marco D’Acunto lanciano dure accuse in merito al Riordino dei Tribunali e alla gestione della vicenda. “La convulsa giornata di ieri, per quanto attiene il riordino della geografia giudiziaria, – affermano Morsa e D’Acunto – ha confermato, in toto, quello che la FP CGIL di Avellino sostiene da un anno e mezzo. Ci sono gravissime responsabilità circa quello che si è determinato, in capo al Presidente del Tribunale di Avellino che non ha chiesto per tempo, quanto previsto dall’Art.18 della legge sul Riordino dei Tribunali. Altrettante responsabilità sono in capo alla deputazione parlamentare irpina tutta pro tempore (di allora e di oggi) come pure l’approssimazione ed il ritardo con cui i sindaci e tutte le parti sociali si sono approcciati alla questione. Oggi diamo di fronte a dichiarazioni che andavano fatte nei modi e nei temi previsti dalla legge, così come richiesto dalla FP CGIL di Avellino dal settembre 2012. Evidentemente, seppur con ritardo, il lavoro di dialogo, di convincimento, di proposta, svolto da questa organizzazione sindacale, anche se in ritardo, ha ottenuto qualche frutto. La FP CGIL di Avellino continua a sostenere che non tutto sia perduto, che molto ancora è possibile fare, quantomeno rispetto alla deroga, ma non può fare a meno di individuare le gravissime responsabilità, anche penali, in chi in qualità di datore di lavoro dei dipendenti del Ministero della Giustizia in Provincia di Avellino, ha pervicacemente chiuso gli occhi rispetto ad una situazione che, palesemente, poteva essere risolta molto tempo prima. L’auspicio – concludono Morsa e D’Acunto – come già richiesto in più occasioni da questa organizzazione sindacale, è che tutti gli attori di questa vicenda smettano di provare ad esercitare il ruolo di prime donne con i soliti ritardi ed avviino un serio ragionamento di collaborazione con chi ha dimostrato, da tempo, di conoscere bene la materia e le questioni e di aver rappresentato per tempo le uniche, serie, strade percorribili che oggi, finalmente, sono sulla bocca di tutti”.