Rio San Francesco, pronta la bonifica della bomba ecologica che attraversa la città

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Marco Imbimbo – Quello del rio San Francesco è sempre stato un problema noto, ma sottaciuto. Forse frutto del suo carattere di fiume tombato che lo rende lontano da occhi indiscreti. Un po’ come quando si nasconde la polvere sotto al tappeto.

Un problema che attende una soluzione da decenni, ma ora ci siamo. Quello che, lo stesso assessore all’Ambiente, Augusto Penna, ha più volte definito «un bubbone della città» è pronto per essere bonificato.

Per entrare nel dettaglio, il rio San Francesco è un fiume che entra in città da Valle, arriva a rione Aversa passando per il cosiddetto “stradone”, da qui giunge fino a piazza Kennedy, attraversando l’area dell’Autostazione e via Tagliamento. Poi prosegue perfettamente sotto via Circumvallazione, deviando per piazza Castello e sfociando nel Fenestrelle.

Un tragitto che compie quasi completamente nel sottosuolo, essendo stato tombato negli anni Settanta. Un fiume, insomma, sconosciuto. Che scorre nell’ombra, ma artefice di quegli allagamenti che a volte si verificano a piazza Kennedy, così come autore di quella forte umidità che interessa via Circumvallazione. Insomma, un fiume che non si vede, ma i suoi effetti si. Tra questi c’è anche la condizione di inquinamento del Fenestrelle. Lungo il suo tragitto, infatti, incontra molti scarichi fognari di quei palazzi costruiti a partire dagli anni Sessanta, molti dei quali sversano le loro acque nere che poi finiscono nel Fenestrelle.

Chiamarla «bomba ecologica», come fa l’assessore Penna, dunque, non è un azzardo. Proprio il delegato dell’ambiente, in compagnia, del responsabile di settore, Michelangelo Sullo, illustra il progetto di bonifica che è pronto a partire.

«Saranno intercettati tutti gli scarichi che finiscono nel San Francesco, da parte di edifici privati– spiega Penna». Questi scarichi verranno deviati per essere immessi nelle fogne esistenti. «Ci sono alcune zone, però, che non hanno le fogne e ne verranno costruite di nuove – spiega l’assessore –  in particolar modo una la confine con il Comune di Mercogliano. L’altra area sarà quella di Piazza Castello». In alcune zone verranno realizzate delle deviazioni fino alla fogna, nera o bianca, più vicina, in altre aree si interverrà in maniera più importante.
«Verrà potenziata anche la fogna di Corso Umberto che dovrà accogliere anche i nuovi scarichi».

Un progetto, dunque, importante, perché riguarderà una bella fetta di città. «Verranno intercettati centinaia di scarichi presenti lungo il San Francesco, il torrente tombato che attraversa la nostra città e che è essenzialmente una cloache», sottolinea Penna.

La bonifica del torrente, però, includerà anche interventi di supervisione dello stesso. «Dopo aver eliminato gli scarichi che sversano nel San Francesco, saranno disposti anche dei sensori di qualità delle acque, almeno 4 in vari tratti del fiume – spiega l’assessore Penna -. Ci saranno anche dei sensori di portata. Uno dei problemi, infatti è anche la capacità idraulica del torrente. In quanto tombato, bisogna tenerlo sotto controllo per possibili fenomeni di alluvione o esondazione».

L’idea della bonifica del San Francesco nasce anni fa e finalmente trova una progettazione. «Ha richiesto un ampio studio a monte, perché sono stati individuati e censiti tutti gli scarichi con video-ispezioni e sopralluoghi – spiega Penna -. La società del Ministero dell’Ambiente che ha progettato questo intervento, è stata più volte sollecitata da questi uffici e, dopo 10 anni, abbiamo il progetto. Tra poco daremo i lavori in appalto che risolveranno quella che è una bomba ecologica della città».