Rincari sui servizi residenziali: il PdZ A/7 scrive alla Regione

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Mercogliano – Il Piano di zona A/7 scrive alla Regione Campania e lancia l’allarme sull’aumento delle tariffe delle case di accoglienza. In una lettera inviata all’Area Generale di coordinamento n. 18- Assistenza sociale dell’Ente di Palazzo S. Lucia, fa una serie di osservazioni in merito alla determinazione da parte della Regione delle rette dei servizi residenziali. Il riferimento, è a due provvedimenti regionali: la proposta di deliberazione di Giunta Regionale illustrata il 28 febbraio 2008, relativa alla determinazione delle tariffe riferite ai servizi residenziali rivolti ad anziani e diversamente abili e la deliberazione n. 1351 del 20 luglio 2007, che ha determinato le tariffe riferite ai servizi residenziali rivolti a minori e donne. Due provvedimenti che sarebbero in contrasto con la normativa europea. Nella missiva il Piano di zona A/7 evidenzia, che in base all’art. 8 della legge 328/2000, la Regione ha competenza, esclusivamente sulla determinazione dei criteri per la definizione delle tariffe, mentre i Comuni dovrebbero essere liberi di determinare le tariffe sulla base dei criteri fissati dalla Regione. “La determinazione delle tariffe minime, e non dei criteri, da parte della Regione – si legge nella lettera – rappresenta un limite alla concorrenza, cozzando contro i principi affermati dalla normativa europea. Ciò è evidente, sia con riferimento alla determinazione delle tariffe ai servizi residenziali rivolti a persone anziane e diversamente abili, nella cui proposta di deliberazione viene prevista una misura massima del 20 per cento, entro la quale gli ambiti territoriali possono discostarsi dalle tariffe fissate dalla Regione, ma ancor di più con riferimento alla determinazione delle tariffe riferite ai servizi residenziali rivolti ai minori e alle donne, dove non è presente neppure tale ultima facoltà”. Il Piano di zona A/7 conclude, evidenziando come tali provvedimenti finiscano per gravare finanziariamente sugli enti locali. Tra i Comuni più colpiti dai rincari, quello di Forino, come osserva l’assessore ai Servizi Sociali, Salvatore De Angelis. “Nella determinazione delle tariffe – afferma – la Regione doveva coinvolgere anche i Piani di zona, invece, in modo monocratico, l’Ente di Palazzo Santa Lucia ha preso le sue decisioni senza interpellare gli Enti d’Ambito. Il rischio è ora il rincaro delle tariffe, con conseguente aumento dei costi per i Comuni. Tra gli altri effetti, anche la limitazione della capacità contrattuale degli enti locali nella determinazione delle tariffe stesse, che non potranno essere fissate secondo principi di libero mercato, efficacia ed efficienza”.

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