Rifiuti – Spagnuolo: “I fondi regionali? Pochi e tardivi”

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Avellino – Trenta milioni di euro per arginare, almeno si spera, l’emergenza rifiuti in Campania. Quattro siti di compostaggio e cinquantaquattro isole ecologiche sparse su tutto il territorio regionale. Ma i fondi per la realizzazione di un polo per il trattamento dei rifiuti nel bacino Av1 sembrerebbero “…pochi e tardivi vista la richiesta avanzata nel 2006”. Pungono le dichiarazioni di Raffaele Spagnuolo, presidente del Cosmari Avellino 1 all’indomani del finanziamento regionale che prevede un sito di compostaggio anche in Irpinia e quattro oasi ecologiche. “Non si tratta di un’opera straordinaria – ha affermato Spagnuolo – bensì di un intervento necessario che finalmente potrà fronteggiare efficientemente lo stato di crisi. In tal modo, la provincia di Avellino, potrà contribuire proficuamente al sistema di smaltimento regionale evitando di intasare i sei Cdr campani”. Altri finanziamenti per garantire efficienza e autogestione dei rifiuti. È questo lo scopo primario che il presidente del Cosmari Av1 intende raggiungere eludendo altri “…intoppi burocratici che non fanno altro che rallentare l’attività di istituzioni e autorità locali impegnate nella risoluzione della questione”. E così i 2 milioni di euro, secondo un dettagliato e minuzioso studio condotto proprio alcuni mesi fa dal consorzio, sembrerebbero insufficienti per la realizzazione di un sito di compostaggio e pochi per la creazione di isole ecologiche. “Ci occorrono 7 milioni di euro. Con i finanziamenti regionali si potrà, con molta parsimonia, acquistare solo il terreno per il trattamento dei rifiuti e avviare gli scavi. Per ottenere la parte di fondi necessaria al completamento del progetto bisognerà attendere ancora molto altro tempo. Ciò implicherà ulteriori disagi e la non-risoluzione della crisi”. E se da un lato la legge regionale prevede la totale autonomia nella gestione del ciclo dei rifiuti, dall’altro Spagnuolo non risparmia alcune critiche in merito alle scelte di Palazzo Santa Lucia. “Lo scopo del Cosmari Av1 – illustra ancora – è quello di portare, entro il 2012, la differenziata al 65 per cento. Ma come possiamo raggiungere questi obiettivi senza la concertazione tra i maggiori attori regionali coinvolti nella vicenda? La Regione Campania deve uscire dalla logica politica del singhiozzo. Non è pensabile stanziare fondi con estremo ritardo ‘risparmiando’ ai danni dell’intera popolazione campana. Bisogna ancora lavorare molto per uscire dallo stato d’emergenza. In primis stanziando nuove indagini per l’individuazione di aree consone al trattamento del pattume, poi bonificando quelle zone inquinate e deturpate. Non si può arrestare il processo di sviluppo tecnologico solo per ‘ritardi’ economici e di natura burocratica. È terminato il tempo del tentennamento decisionale”. (di Marianna Marrazzo)

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