Avellino – Nuova polemica nel gruppo della maggioranza che sostiene Alberta De Simone. Il consigliere Franco Mazza, di Sinistra Democratica, non condivide il metodo utilizzato dalla Margherita per gestire la delicata fase della emergenza rifiuti. E all’assessore provinciale Gaetano Sicuranza ricorda che appartiene al partito di maggioranza della coalizione e che, quindi, spetta al suo partito indicare il sito per lo stoccaggio delle ecoballe, sottolineando, però, che i siti erano stati già praticamente scelti nelle località di Lioni e Baiano, ma la vibrata protesta di alcuni validi esponenti della Margherita ha indotto ad un ripensamento mentre per il sito di Chianche è sceso un silenzio assordante. L’assessore Sicuranza ha lasciato una dichiarazione ad un quotidiano regionale, nella quale aveva affermato che spetta alla Provincia l’indicazione del sito idoneo e non al commissario Pansa, che ha assunto decisioni non legate con le peculiarità del territorio. L’esponente della Margherita, che fino a qualche mese fa ha ricoperto l’incarico di presidente della Comunità Montana Alta Irpinia, aveva aggiunto che l’indecisione da parte dell’Amministrazione di Palazzo Caracciolo porterà a subire due discariche: una a Savignano Irpino, indicata dalla legge n. 87 e l’altra che sarà decisa nei prossimi giorni. Sicuranza aveva osservato che il piano di zonizzazione è giunto in ritardo e non ha deciso nulla e che al no dovrebbe conseguire l’indicazione della via d’uscita dal problema. Il consigliere Mazza boccia alla base il ragionamento e precisa di essere pronto a collaborare con il presidente Alberta De Simone per indicare il sito, ma non per lo stoccaggio delle ecoballe: “Non possiamo continuare a vivere con la tragedia sulle spalle delle ecoballe – afferma – perché il problema è decidere in vista del superamento dell’emergenza ed io non ho intenzione di partecipare a soluzioni tampone, che non risolvono nulla. Piena disponibilità, ma a condizione che le decisioni siano finalizzate all’attivazione del ciclo integrato dei rifiuti, diversamente non si risolverà mai nulla”. Intanto i rifiuti sono ammassati in mezzo alle strade perché la raccolta procede a rilento e segue la turnazione nel rispetto di un criterio spesso molto discutibile.
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