La società Impregilo e cinque collegate, tra le quali la Fibe e la Fisia, sono state interdette per un anno dal contrarre con la pubblica amministrazione nell’ambito dell’inchiesta avviata dalla Procura della Repubblica di Napoli, che indaga sulle modalità seguite per lo smaltimento dei rifiuti in Campania. Sottoposta a sequestro la somma di 750 milioni di euro, che fanno parte dei crediti avanzati dal gruppo societario nei confronti di numerosi comuni della Campania. L’ordinanza è stata firmata dal Gip Rosanna Saraceno su richiesta dei pubblici ministeri Giuseppe Roviello e Paolo Sirleo. Le indagini sono molto complesse e sono coordinate dal procuratore aggiunto Camillo Trepezzano. Naturalmente l’inchiesta potrebbe rallentare ulteriormente i tempi per la soluzione all’emergenza.
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