Paradosso d’Italia. Ci ritroviamo per la questione rifiuti davanti all’ennesima “stortura”. Il Prefetto Guidato ha giustamente applicato alla lettera ciò che impone la legge, diffidando i comuni che non rispettano i parametri a mettersi in regola altrimenti scatterebbe la nomina del Commissario ad acta. Ma la domanda sorge spontanea: si può commissariare per la seconda volta il comune che già l’anno precedente aveva subito lo stesso provvedimento? L’allora prefetto Blasco dopo aver atteso i canonici tre mesi nominò commissari ad acta i segretari comunali degli stessi Comuni. Ma dall’elenco spuntano comuni che come non ci sono riusciti nel 2010 non l’hanno fatto neanche nel 2011. Eppure i piani della provincializzata Irpiniambiente ci sono, in tanti li attuano, ma altri comuni non lo fanno chissà perché. Casi lampanti Ariano Irpino, Contrada, Solofra. Già commissariati nel settore rifiuti con i segretari comunali ed ora ricevono un’altra intimazione sempre per lo stesso motivo. Tra tre mesi ci ritroveremo in questo paradossale caso: nominare il commissario del commissario del comune commissariato?. E voilà…..siamo in Italia. Non ci meravigliamo più di nulla. Non sarebbe il caso adottare un maggior pugno di ferro. Così eviteremo che l’anno a seguire commissarieremo sempre per la stessa cosa…
Redazione Irpinia
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