Montoro Inferiore – Salvatore Carratù sindaco di Montoro Inferiore, parla dell’emergenza rifiuti. Il primo cittadino, si esprime sulla continua emergenza che vive la nostra regione ormai da 14 lunghi anni. Parla del CDR e della differenziata di tutte le ‘sfaccettature’ che circondano questa annosa vicenda. Questo il testo della lettera di Carratù:
“Siamo di fronte ad un’altra emergenza rifiuti e questa forse non sarà nemmeno l’ultima.
I comuni stanno vivendo le grandi difficoltà di convivenza con questa problematica che sembra infinita: l’immondizia viene ritirata in modo discontinuo, i CDR preposti a ricevere gli sversamenti sono al limite della sopportazione, i siti per depositare le ecoballe diventano elemento di scontro tra le Comunità.
Eppure Montoro Inferiore non vive questo dramma quotidiano; anzi da noi, da circa un anno, è in vigore il sistema di raccolta differenziata “porta a porta spinto”, in uno a tutti i servizi collaterali di igiene urbana. Tale sistema è caratterizzato da una raccolta capillare delle frazioni del secco, dell’umido, della plastica, della carta, dei metalli e del vetro, che ha fatto registrare risultati sorprendenti, facendo lievitare la percentuale della raccolta differenziata durante tutto l’anno 2007 sino alla misura del 62%.
Il nostro paese ha un sistema di raccolta efficace, gestita da un’azienda privata, che ha ricevuto l’aggiudicazione del servizio a seguito di regolare gara di appalto.
Questa Amministrazione Comunale, in tempo utile, ha deciso di abbandonare il sistema fallimentare della raccolta indifferenziata mediante cassonetti e, oltre a non aderire al progetto sottoposto dal consorzio obbligatorio “Cosmari Av1”, su proposta dello scrivente, ha collegialmente e unanimemente stabilito di avviare un nuovo sistema che tenesse conto della salvaguardia dell’ambiente e della qualità della vita sul nostro territorio.
In meno di un anno la cifra di rifiuto differenziato è balzata da un misero 5% al 62%; un ottimo risultato, possiamo dire, frutto della partecipazione attiva dei cittadini, più che sensibili alle problematiche dell’ambiente e consci dello stato che da tempo vive la nostra Regione.
La raccolta differenziata ha avuto inizio il 29 gennaio 2007. Insieme alla raccolta dei rifiuti per le strade della cittadina, sono partite anche le prime controversie giudiziarie.
In prima battuta, dinanzi al Tar Salerno, il Comune di Montoro Inferiore è risultato soccombente, in quanto il Consorzio si presentava quale ATO cui la legge sembrava affidare d’imperio il servizio di raccolta.
Successivamente il Consiglio di Stato ha ribaltato le prime posizioni assunte dalla giustizia amministrativa, affermando in modo chiaro ed esplicito che il Comune di Montoro Inferiore, secondo la legislazione europea e nazionale vigente, non poteva esimersi dallo svolgere una regolare gara.
Di seguito il Tar Salerno riteneva, con propria sentenza, che il Comune non potesse procedere ad affidare il servizio mediante gara d’appalto, bensì avrebbe dovuto direttamente affidare, secondo la propria interpretazione, al Consorzio ed alla sua società mista, pubblico-privato, il servizio di raccolta.
Necessariamente si è tornati innanzi al Giudice e così il Consiglio di Stato, con 4 recentissime separate decisioni del 25/01/2008, ha sospeso l’efficacia delle sentenze T.A.R.: la raccolta differenziata a Montoro Inferiore diviene così realtà che continua a consolidarsi, nonostante ogni contrario tentativo.
Dalle predette decisioni si evidenzia chiaramente che tra gli interessi coinvolti nelle vicende appare prevalente l’interesse pubblico alla continuità del servizio di gestione dei rifiuti attualmente in atto.
L’Amministrazione e la Comunità apprendono con soddisfazione delle decisioni dei Giudici di Palazzo SPADA, decisione che ci conforta riguardo al futuro: infatti basta passare per le strade di alcuni comuni della provincia di Avellino e lo spettacolo è sotto gli occhi di tutti: la spazzatura invade le strade, si è di nuovo in emergenza: è la prassi, la nostra Regione torna ad essere una discarica a cielo aperto.
Il Consorzio, costituito con Legge Regionale n. 10 del 1993, aveva un unico e delicato compito, quello di costruire e gestire gli impianti, impianti che non hanno mai visto la luce, disattendendo la ragione d’essere di tali soggetti.
La mancanza di detti impianti è la vera causa dell’emergenza rifiuti della Regione Campania, ma se gli Enti preposti, in questo caso i Consorzi, tutto fanno tranne quello per cui sono nati, la situazione vien da sé.
Si è quindi dibattuto innanzi ai Giudici se il Comune avesse o meno il diritto di rendere un servizio pubblico di raccolta dei rifiuti efficace ed efficiente, che permetta di raccogliere quotidianamente i sacchetti di differenziata dalle strade, lasciandole libere e pulite, e di procedere al riciclaggio dei rifiuti.
Salvaguardare l’ambiente e la salute dei cittadini in Campania è un’impresa eroica, che abbiamo accettato nel rispetto del mandato elettorale affidatoci dalla nostra comunità.
Non per amor di autocelebrazioni, ma per mero rispetto della verità va detto che Montoro Inferiore, difendendo strenuamente un principio di autonomia avente copertura costituzionale, è stato antesignano di decisioni poi assunte a livello di Governo, di Commissione Parlamentare e di Commissariato Delegato, che hanno constatato l’inefficacia dell’azione consortile decidendone la soppressione.
Non stiamo qui a discutere se siamo stanchi o meno, delusi o atterriti, pronti a prendere atto dei nostri sbagli qualora ci fossero, ma non si comprende perché risulti così difficile rendere un servizio alla nostra comunità partendo dai principi basi dell’azione amministrativa: efficacia, efficienza ed economicità.
Né vi è stata da parte di questa Amministrazione una attività finalizzata a contrastare persone: l’azione del Comune è stata sempre volta al mero conseguimento di obiettivi nell’interesse della cittadinanza, che ha ben risposto all’esigenza di una irrinunciabile conquista civile, che ci ha portati a vedere Montoro Inferiore, al termine del primo anno di servizio, tra i Comuni “ricicloni” premiati dal COMIECO.
Auspichiamo che il piano posto in essere dal Commissario De Gennaro, che prevede la provincializzazione del sistema di smaltimento dei rifiuti, ottenga i risultati sperati da tutti noi, che siano impegnati a gestire servizi pubblici essenziali nell’interesse esclusivo della Collettività.
Certo è che se non saranno realizzati con ogni urgenza gli impianti per la termodistruzione dei rifiuti, per la lavorazione attraverso il compostaggio della parte organica (umido) si scriveranno ancora pagine e pagine sull’emergenza rifiuti della nostra amata Regione.”
Redazione Irpinia
Testata giornalistica registrata al tribunale di Avellino con il n. 422 del 21.5.2014
- Redazione – Via Dell’Industria snc – Pietradefusi (AV)
- 082573384
- redazione@irpinianews.it