Napoli – “Il Procuratore di Napoli Giandomenico Lepore sta offrendo un contributo fondamentale alla lotta contro la criminalità organizzata, lavorando con scrupolo e dedizione in modo più che esemplare. Sullo stato dell’emergenza rifiuti in Campania ha espresso una valutazione legittima, basata sulla constatazione di una realtà sotto gli occhi di tutti: l’emergenza rifiuti non è finita. Pertanto, riteniamo vada stigmatizzata duramente l’iniziativa dei parlamentari del centrodestra che con un’interrogazione hanno chiesto al Ministro Alfano di verificare se ci sia la possibilità di un’azione di responsabilità disciplinare nei suoi confronti”. Così il senatore del Pd Enzo De Luca in una nota firmata anche dai senatori Pd Roberto Della Seta, Teresa Armato, Maria Fortuna Incostante e Alfonso Andria.
“Ancora una volta – prosegue la nota – si tenta di limitare la libertà di pensiero ed espressione, garantita dalla nostra Costituzione. E’ un gesto inaccettabile, tanto più che l’analisi del Procuratore è supportata dalla recrudescenza della crisi dei rifiuti in Campania, provata anche dal summit convocato da Berlusconi stamattina a Roma proprio per discutere di tale questione, tutt’altro che chiusa. Quando chiede di posticipare l’entrata in vigore dell’ultimo, fallimentare, decreto legge, che doveva chiudere l’emergenza, il Presidente della Provincia di Napoli non dice forse che la crisi è ancora aperta? E allora perché colpire Lepore? Il Procuratore di Napoli andrebbe invece ringraziato per le denunce puntuali sulle infiltrazioni della criminalità nel settore dei rifiuti, che restano forti. In momenti così delicati chi ha responsabilità di governo dovrebbe calibrare ancor di più la propria azione e le proprie dichiarazioni, evitando di alimentare inutili e dannosi scontri tra livelli istituzionali”.
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