Napoli – Il Governatore della Campania, Antonio Bassolino, e altri 27 imputati nel procedimento per le presunte irregolarità nella gestione del ciclo dei rifiuti, sono stati rinviati a giudizio. Lo ha deciso il Gup Marcello Piscopo. Il processo comincerà il 14 maggio davanti alla quinta sezione del Tribunale di Napoli. Tra gli imputati anche Pier Giorgio e Paolo Romiti, in passato responsabili del gruppo Impregilo e gli ex esponenti del commissariato come Giulio Facchi, Salvatore Acampora e Raffaele Vanoli. Un dossier di duecento pagine è stato depositato, questa mattina, comprensivo delle visure su tutte le persone coinvolte nel procedimento penale, per chiedere il sequestro conservativo dei beni degli imputati coinvolti nel processo. Tra questi otto risultano non avere beni intestati, tra cui lo stesso governatore Bassolino. Il rinvio a giudizio riguarda anche le persone giuridiche delle società Gestione Napoli, Fibe Campania, Impregilo, Fibe, Fisia Italia Impianti che vanno a giudizio per illecito amministrativo. Al presidente della Regione Campania sono stati contestati i reati di truffa, frode in pubbliche forniture, falso e abuso di ufficio, reati che sarebbero stati commessi nel corso del suo mandato di commissario svolto dal 2001 al 2004. Da evidenziare che l’avvocato Giuseppe Fusco difensore di Bassolino, ha sottolineato, ad una domanda dei cronisti, che non sussiste il rischio di prescrizione in quanto “il processo di prescrive nel 2012”.
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