Rifiuti – Ariano mobilitata: oggi Bertolaso a Palazzo Caracciolo

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Ariano Irpino – Città mobilitata per contrastare la minacciata apertura della discarica di Difesa Grande. E’ tensione in Consiglio comunale, perché i gruppi politici si dividono intorno alla strategia da adottare in vista dell’incontro di domani in Provincia. Intanto ieri sera, al termine della vivace seduta straordinaria del consiglio, l’assemblea ha votato alla unanimità il documento attraverso il quale spiega le ragioni del fermo no alla riapertura della discarica arianese. I sindaci di Savignano Irpino, Oreste Ciasullo, di Montaguto Giuseppe Andreano, il vice sindaco di Greci Norcia, ed altri amministratori dell’Ufita hanno partecipato al consiglio per portare la solidarietà alla popolazione arianese. Al momento non è ancora ben chiaro se il sindaco Domenico Gambacorta parteciperà alla riunione alle 17.30 a Palazzo Caracciolo con il prefetto Paolo Orrei, il presidente della Provincia Alberta De Simone e il commissario straordinario Guido Bertolaso. L’assessore comunale Generoso Cusano di Forza Italia, pure consigliere provinciale, ha proposto al primo cittadino di partecipare all’incontro, ma a condizione che si faccia accompagnare da tutto il consiglio, o almeno dai capigruppo di maggioranza e di opposizione, affinché non si alimentino polemiche di qualsiasi natura e si responsabilizzi la prefettura in merito alla delicatezza del momento. “Sono sinceramente preoccupato – precisa Cusano – non tanto e non solo per la minacciata riapertura di Difesa Grande, ma per la questione relativa all’ordine pubblico, che potrebbe essere fortemente compromesso. E credo sia opportuno che il commissario Bertolaso venga a conoscenza ufficialmente dei rischi cui andiamo incontro. Per me la situazione deve essere risolta sul piano politico, perché non è immaginabile che la popolazione deve sentirsi costretta a scendere in piazza per ottenere il riconoscimento di un suo diritto; deve rimanere a casa e vivere pacificamente anche questo delicato momento, perché tocca a noi compiere i passi opportuni”. Praticamente l’uso della forza rappresenterebbe un drammatico errore, che potrebbe condurre verso una deriva molto preoccupante. Il sindaco Gambacorta vorrebbe evitare di partecipare all’incontro, limitandosi a rispondere in modo istituzionale all’invito, ma la questione di forma non appassiona l’opinione pubblica, che esprime sconcerto verso una questione che sembrava essere stata definitivamente archiviata. Certamente, tra le righe si legge anche una possibilità di mediazione, tenuto presente che la discarica di Difesa Grande rappresenta “l’ultima spiaggia” per affrontare la più grave emergenza in questi 13 anni di gestione commissariale, ma l’argomento è delicato e fortemente contrastato anche dagli ambientalisti. La polemica arriva a lambire anche la curia vescovile, che ha assunto una posizione poco chiara ed incerta. Conferme, precisazioni e smentite non hanno aiutato a mantenere la calma nella popolazione, che adesso si chiede se il vescovo autorizzerà le parrocchie ad affiancare i manifestanti, come già accaduto nel marzo 2004. Un fatto sembra certo: a Cardito sarà organizzata la resistenza, esattamente come tre anni fa.

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