Rifiuti – Area Asi: si lavora per il dissequestro

Avellino – Due gatte da pelare per il premier Silvio Berlusconi che ha dovuto fare i conti con il problema rifiuti partendo dal doppio sequestro, disposto dalla Magistratura, dei siti di Pianodardine – “a rischio incendio e privo delle sufficienti condizioni di sicurezza” – e di Santa Maria la Fossa – nella quale non sarebbero state osservate le prescrizioni relative al sistema di drenaggio, raccolta e smaltimento del percolato -. Problemi al centro del summit che si è tenuto il 30 aprile a Palazzo Grazioli con il commissario Gianni De Gennaro e il prossimo sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta. Il commissario ha già disposto, per quanto riguarda Pianodardine, “ulteriori, necessarie iniziative finalizzate a rimuovere ogni possibile ostacolo all’utilizzazione dell’impianto, la cui operatività è ritenuta indispensabile per evitare il riproporsi di una fase acuta della crisi con gravi ripercussioni anche nella provincia di Avellino”. Per questo ha dato incarico ai tecnici del Commissariato di individuare, sulla base delle osservazioni formulate dall’Autorità giudiziaria, le misure necessarie a garantire le migliori condizioni di sicurezza del sito. Dunque, a passi lenti o veloci, è stata già intrapresa la strada che porterà al dissequestro dell’area Asi.
Ma se i rifiuti hanno avuto nel corso dell’incontro uno spazio preponderante, c’è anche da registrare la richiesta da parte di De Gennaro, di giungere senza impedimenti alla scadenza del mandato prevista per il prossimo 10 maggio.
Berlusconi, invece, ne ha sollecitato la permanenza, quantomeno per consentire al nuovo governo di disporre le misure necessarie al prosieguo dell’attività svolta da De Gennaro. Si è parlato di un mese o poco più. Al massimo un paio di mesi, tempo necessario per far partire la task force di esperti coordinata da Barbara Contini, l’ex governatrice di Nassiriya in predicato di diventare sottosegretario all’ambiente con delega all’emergenza rifiuti.