Rifiuti – A Terzigno ritorna Bertolaso: normalità in 10 giorni

0
67

Roma – La discarica di Terzigno e le attività di smaltimento rifiuti ritorneranno sotto il controllo della Protezione Civile. La situazione dei rifiuti in Campania dovrebbe tornare nella norma entro 10 giorni. E’ la previsione che il premier Silvio Berlusconi ha fatto durante una conferenza stampa a Palazzo Chigi, dopo il vertice interministeriale sull’emergenza ‘munnezza’ convocato a Roma.

“L’attività per lo smaltimento dell’emergenza rifiuti a Terzigno – ha aggiunto il presidente del Consiglio – sarà diretta da Guido Bertolaso, che si trasferisce a Napoli e sarà attuata d’intesa con le istituzioni locali”.

Una ordinanza urgente del prefetto di Napoli “… solleverà la società Asia che gestisce Terzigno dalla gestione stessa” della discarica, che “verrà assunta dai professionisti della Protezione civile che l’avevano gestita nella prima fase quando non si erano verificati miasmi”.
“Il governo – ha poi spiegato Berlusconi – ha deciso di intervenire al fianco della Regione e della Provincia per dare soluzione al problema che si è aperto”.
Non solo, Berlusconi ha anche assicurato alle popolazioni locali ben 14 milioni di euro di compensazioni. Inoltre, ci tiene a precisare che a Terzigno non c’è alcun pericolo per la salute pubblica: “Questa mattina il ministro della Salute, il dottor Fazio, ha svolto una relazione garantendo che in questo momento non ci sono preoccupazioni per la salute dei cittadini campani in relazione alle discariche”.

CONTINUA LA RIVOLTA – Ma nei Comuni vesuviani continua la rivolta. La decisione del PdL campano di aprire una seconda discarica nel Parco del Vesuvio sta provocando ormai da giorni una vera e propria guerra civile contro lo Stato. Stamattina le forze dell’ordine hanno faticato per rimuovere le tante barricate lungo la strada che porta alla discarica. Solo dopo ore 20 camion hanno potuto sversare i rifiuti. Il bilancio degli scontri di stanotte è di una persona arrestata e di due fermati, poi rilasciati. E intanto è stato bruciato un altro tricolore a Boscoreale. Altre bandiere italiane, invece, sono state poste sulle barricate che portano alla discarica.

COME KABUL – Boscoreale e Terzigno come Kabul. Auto bruciate e capovolte al centro della strada, alte colonne di fumo nero dai camion dati alle fiamme ma anche rami di grossi alberi al centro della carreggiata, bidoni, mobili e spazzatura dovunque. È l’epilogo dell’ennesima notte di scontri e distruzioni nei comuni vesuviani. A scatenare le violenze i gravi disagi provocati dalla discarica Sari, nel Parco nazionale del Vesuvio, e, nelle ultime ore, l’annunciata apertura del secondo sversatoio, il più grande d’Europa, in località Cava Vitiello a Terzigno.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here