Rieducazione fisica e mentale: domenica il convegno ad Ariano

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Le comunicarono che non avrebbe mai camminato … e lei è diventata campionessa del Mondo. Wilma Rudolph è stata un’ atleta statunitense vincitrice di 3 medaglie d’oro alle Olimpiadi a Roma nel 1960. La sua storia commosse il mondo perché da bambina era stata colpita dalla poliomelite. Wilma Rudolph era la ventesima di ventidue figli di una povera famiglia nera del Tennessee. Era ancora piccola quando fu colpita dal male, e rischiò di rimanere zoppa nella gamba sinistra. Per anni fu costretta a portare un apparecchio correttivo, e ad andare due volte alla settimana all’ospedale per fare le terapie, anche se l’ospedale riservato ai neri si trovava ad ottanta chilometri dal paese dove abitava. Nella sua autobiografia, Wilma Rudolph ebbe a dire di quegli anni: “Penso di aver cominciato proprio allora a formarmi uno spirito competitivo… uno spirito che mi avrebbe poi fatto vincere nello sport”. Tanta dedizione fu ripagata, e a dodici anni Wilma Rudolph poteva di nuovo camminare normalmente. Poté finalmente dedicarsi allo sport. Iniziò a giocare a pallacanestro a scuola, ma fu notata dall’allenatore di atletica, che l’avviò alla velocità. In poco tempo, Wilma Rudolph divenne una velocista di livello mondiale, guadagnandosi il soprannome di “gazzella nera”. Ad appena sedici anni, partecipò alle Olimpiadi del 1956 come membro della staffetta USA 4 x 100 m, vincendo la medaglia di bronzo. Quattro anni dopo, nel 1960 a Roma, Wilma Rudolph fu tra i grandi protagonisti dell’Olimpiade. Vinse tre medaglie d’oro: nei 100 m, nei 200 m e nella staffetta 4 x 100 m, nonostante corresse con una caviglia infortunata. I giornali diedero grande risalto ai risultati della giovane atleta americana, sottolineando anche la sua vittoria contro la malattia che da bambina aveva minacciato di renderla invalida per tutta la vita.
E domenica 17 agosto nel giardino del Palazzo degli Uffici ad Ariano Irpino, in Piazza Garibaldi, dalle ore 17.00 il dottore in scienze motorie Raffaele Cardinale, l’atleta Marco Ferriero che sta ultimando la preparazione per la sua terza maratona di New York e Costantino Lo Conte porteranno, in un ambiente fresco e confortevole, la loro esperienza di vita e di professionisti nel settore dello sport, della rieducazione fisica e mentale della persona.
Argomento di discussione sarà anche il libro di Cardinale, cui parte del ricavato della vendita andrà al centro Michele De Gruttola. Presenti anche i volontari del Centro Ascolto No Alcool di Ariano che divulgheranno materiale informativo. Verrà presentato il video “Io ho un sogno” prima del suo prossimo lancio sull’omonimo sito www.iohounsogno.it

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