“La Campania rimane in zona bianca ed è veramente un risultato straordinario, ma la Campania ha un Rt dell’1,6%, cioè siamo la regione più a rischio”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. “Vediamo fino a quando reggeremo in zona bianca, per adesso stiamo reggendo ma siamo fortemente a rischio”, ha aggiunto De Luca nella sua consueta diretta del venerdì su facebook.
“Il covid non è un’influenza più forte. Si è scaricato tutto sulle Asl e sui governi regionali per lisciare il pelo ai no vax. Devo constatare con grande amarezza che l’Italia ha perduto tre mesi di tempo senza fare sostanzialmente niente. Abbiamo bruciato in Italia una condizione di relativo vantaggio rispetto ad altri Paesi d’Europa, ci siamo auto esaltati e auto consolati, abbiamo perso mesi preziosi senza prendere nessuna decisione seria ed efficace. Oggi siamo nella situazione ampiamente prevedibile, siamo sopra i 200mila contagi e non siamo ancora arrivati al picco del contagio. Abbiamo proseguito sulla linea delle mezze misure e abbiamo assunto tempi lunghissimi di decisione: si approvava un decreto in Consiglio dei ministri ma diventava operativo dopo 15 giorni”.
“Questa situazione – ha aggiunto De Luca – è determinata dal fatto che il nostro Governo ha delle contraddizioni interne, e c’è una forza politica di governo e una di opposizione, la Lega e Fratelli d’Italia, che in buona sostanza sono collocati contro una linea di prevenzione del contagio. In questo anno e mezzo si sono limitati a strizzare l’occhio ai no vax, a quelli che non volevano indossare la mascherina, a quelli che erano contrari al green pass. Hanno fatto di tutto per non assumere decisioni rigorose per rincorrere qualche voto in più, secondo me perderanno anche i voti, e il motivo dei ritardi e delle contraddizioni è in questo”.
Mondo della scuola. “Per me la posizione più comoda sarebbe quella di non fare niente, ma non mi sento di contemplare l’Italia che scivola verso il disastro. Ho la senzazione, per me insopportabile, che i nostri bambini siano delle cavie. Vengono prese misure contro il mondo della scuola, riaprire le scuole in questo caos non favorisce la didattica a distanza. Sono misure contro la scuola”.
“In Campania abbiamo 3mila positivi nell’ambito del mondo scolastico. I sindaci ci invitano a ritardare l’apertura dell’anno scolastico per 2-3 settimane, i presidi ci dicono che non si possono riaprire le scuole in presenza in questo momento in sicurezza. Credo sia irresponsabile aprire le scuole il 10 gennaio, credo che non apriremo le medie e le elementari. Riapriremo le scuole medie ed elementari a fine gennaio”. “Non ci sono le condizioni minime di sicurezza”.