Regione – “Una legge di grande importanza, tanto in materia di salvaguardia della tipicità di un nostro prodotto, quanto in termini di sviluppo economico”. Lo ha dichiarato il capogruppo di Alleanza Nazionale, Franco D’Ercole dopo l’approvazione all’unanimità della legge di “disciplina della raccolta, coltivazione e commercio dei tartufi freschi o conservati destinati al consumo e tutela degli ecosistemi tartufigeni”. Una normativa di cui proprio D’Ercole si è fatto promotore fin dalla scorsa legislatura. “Certo – ha continuato – ci abbiamo impiegato un bel po’ di tempo, ma alla fine siamo riusciti a spuntarla ed è indubbio a che a trarne vantaggio saranno oltre che gli operatori del settore, gli amanti di questo prodotto e per lo stesso ecosistema. La legge detta norme precise in materia di raccolta, conservazione e commercializzazione del tartufo, ma pone anche paletti relativamente alla concessione delle autorizzazioni alla raccolta. Il che, unitamente, all’imposizione di un tetto alla raccolta individuale giornaliera dei tartufi naturali, impedisce lo scempio del territorio ed assicura la ‘conservazione’ dei generi e delle specie tartufesche naturali. Di più la legge prevede anche che la regione si faccia carico di favorire la ricerca, la sperimentazione, la formazione tecnica e professionale, nonché la tutela, la promozione e la valorizzazione commerciale del tartufo campano. Una normativa che potrà rappresentare un grosso volano di sviluppo per l’economia agricola irpina che rappresenta il territorio regionale dove più è presente e significativa questa specie. Sia in maniera naturale che coltivata”.
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