Regione – Rischio sismico, la Giunta approva le linee guida

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Napoli – La Giunta regionale, su proposta dell’assessore ai Lavori Pubblici Enzo De Luca, ha approvato le “Linee guida per la mitigazione del rischio sismico per le infrastrutture pubbliche e per il patrimonio edilizio pubblico e privato”. Tali direttive sono finalizzate alla definizione delle indagini ed analisi geologiche, geofisiche e geotecniche di dettaglio, preliminari agli interventi di salvaguardia e/o recupero di singoli edifici e/o infrastrutture vulnerabili e a rischio. L’assessore regionale ha sottolineato l’importanza di un modello organizzativo di rilevamento che stabilisce i procedimenti con i quali analizzare il comportamento del sistema struttura-terreno di fondazione, sotto le azioni prodotte da un evento sismico, e nel contempo quantifica l’influenza che le condizioni locali di sito hanno sul moto sismico e sugli effetti indotti da un terremoto. “Le linee guida – ha sottolineato De Luca – consentiranno di avviare una indagine seria sulla vulnerabilità sismica del territorio campano, attraverso studi di tipo geologico, geofisico e geotermico atti ad individuare anche i siti potenzialmente sensibili all’innesco di frane”.
“Gli studi così effettuati potranno condurre alla zonizzazione, cioè alla suddivisione del territorio in aree omogenee riguardo alla risposta sismica ed alle conseguenze dirette o indirette derivanti dall’evento sismico. I dati ottenuti consentiranno di elaborare anche programmi di tutela a breve, medio e lungo termine, in un continuo processo di elaborazione e di adattamento alle varie situazioni di rischio”.

“È di tutta evidenza – ha concluso De Luca – l’importanza che tale modello di rilevamento riveste per l’Amministrazione regionale, tanto che nell’ambito della Proposta di Piano Territoriale Regionale si è già indicata la necessità di una specifica azione in tema di mitigazione del rischio sismico, recepita nel Documento Strategico Preliminare Regionale per la politica di coesione 2007-2013, dal quale conseguiranno gli interventi ammessi ai fondi strutturali”.

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